Monte San Martino, il 3 e 4 Novembre Saperi e Sapori della Mela Rosa

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La 14^ edizione del Festival è all’insegna di sapori,storia e tradizioni . L’11 appuntamento con la Festa e Fiera di San Martino

MONTE SAN MARTINO (MC) – .

Sabato 3 e domenica 4 novembre 2018,a Monte San Martino, centro collinare di 750 abitanti,si svolgerà la 14^ edizione di “Saperi e Sapori della mela rosa saporosa dei Monti Azzurri”, Festival organizzato da Unione Comuni dei Monti Azzurri, Consorzio di tutela della Mela Rosa, Comune e Pro Loco di Monte San Martino.

Un avvenimento di notevole rilievo culturale, tecnico-economico e turistico che vedrà l’organizzazione di una mostra mercato di mele e prodotti tipici (sabato 3, apertura alle ore 16; domenica 4, apertura alle ore 8.45), di stand gastronomici a base di ravioli alla mela rosa, polentone, involtini alla mela rosa, carne alla brace e dolci alla mela (sabato apertura alle ore 19; domenica apertura a pranzo alle ore 13 e a cena alle 19.30) e di un convegno tecnico-divulgativo che si svilupperà nella giornata di domenica 4 nel teatro comunale, dal titolo “La mela rosa e il nocciolo sono due emergenze dal sapore antico”. Lo stesso giorno, dalle 15, sarà possibile visitare liberamente le aziende agricole del territorio.

Numerosi gli eventi culturali da mettere in agenda

Sabato 3, alle ore 21.30, la chiesa di Sant’Agostino ospiterà il concerto del violinista Valentino Alessandrini, un talento che si sta mettendo in luce a livello nazionale.

Domenica 4, il piatto forte sarà servito a mezzogiorno con lo show cooking tenuto dallo chef Simone Scipioni, eccellenza della cucina che da Montecosaro, a soli 21 anni, è riuscito a scalare le vette tricolori grazie alla sua bravura testimoniata con la straordinaria vittoria ottenuta durante la settima edizione della trasmissione Masterchef. A seguire, dalle ore 15, il centro storico sarà teatro a cielo aperto di musiche, canti e danze della tradizione popolare marchigiana con il gruppo folkloristico “Li Matti de Montecò”. Chiusura, alle 18.30, con il concerto di musica classica ospitato nella chiesa di Sant’Agostino.

La due-giorni, a carattere regionale, è volta a sensibilizzare gli agricoltori e le istituzioni alla valorizzazione della tipicità e delle unicità delle mele tradizionali delle Marche e delle altre piante da frutto, che rappresentano un’importante occasione di integrazione al reddito di imprese diverse (aziende agricole e agrituristiche, operatori interni a parchi ed aree protette) in un contesto di sviluppo sostenibile che contrasta la mancanza di rispetto delle risorse umane e ambientali, in parte favorita da politiche comunitarie non attente alle esigenze locali.
Le giornate saranno anche occasione per rimarcare l’urgente necessità di porre rimedio alla progressiva erosione genetica delle specie da frutto: non solo di un dovere etico di salvaguardia della biodiversità e di tutela dell’ambente, ma anche un importante presupposto economico, indispensabile per valorizzare le risorse del territorio che nella sua storia ha accumulato un sapere tecnico e un patrimonio genetico unici.

La perdita di biodiversità si traduce infatti sempre in perdita di ricchezza, perché, con le specie e le varietà locali, scompaiono paesaggi, prodotti e culture locali ad esse legati. La sua difesa riveste quindi notevole importanza sia per la valorizzazione economica sia per la riqualificazione del paesaggio rurale e agroforestale.

Non solo mele rosa, però, a Monte San Martino. Domenica 11 novembre, infatti, torna l’appuntamento con la Festa di San Martino Vescovo, accompagnata dalla tradizionale Fiera di San Martino. Dopo le messe delle 9, nel Convento del Monastero delle Benedettine, e alle 11, nella Chiesa di San Martino, alle 15, nella sala consiliare, si terrà la premiazione del Trofeo Vino Novello “Nunc est bibendum” e, alle 15.30, tutti in largo Urbani per assaggiare le gustose caldarroste.

Durante le manifestazione sarà inoltre possibile visitare il borgo di Monte San Martino e ammirare i luoghi di interesse storico e culturale, come i famosi polittici di Carlo e Vittore Crivelli e di Girolamo Di Giovanni, conservati nella chiesa di San Martino.
Previsti ampi spazi riservati a parcheggio con navette a disposizione dei presenti.