“MarcheStorie”, dal 15 al 17 settembre a San Severino Marche

65

Il festival farà tappa in città per raccontare la vera storia della distruzione di Civitella e della  fondazione del castello di Serralta”

SAN SEVERINO MARCHE – Le Marche, unica regione al plurale pensata al singolare, si racconteranno a settembre nel festival “MarcheStorie” di cui Paolo Notari firmerà la direzione artistica.
In un percorso che farà tappa in diversi centri e borghi della regione prenderà vita una “festa” che permetterà di scoprire e riscoprire narrazioni e tradizioni, miti e leggende, aspetti devozionali e credenze popolari ma anche di dedicarsi a visite guidate, mostre, esposizioni, dimostrazioni, ricostruzioni in costume, degustazioni, offerte di prodotti tipici e molto altro ancora.
La rassegna, ideata dall’assessorato alla Cultura della Regione, ha trovato piena adesione anche da parte del Comune di San Severino Marche che ospiterà, da venerdì 15 a domenica 17 settembre, uno degli eventi clou dal titolo: “Dalla distruzione di Civitella alla fondazione del castello di Serralta”. L’Amministrazione locale, infatti, risulta fra i vincitori di un bando che porterà alla realizzazione dell’importante progetto dedicato a uno dei castelli del suo territorio.
Dell’antica struttura difensiva, risalente al XIII secolo, rimangono la porta di accesso e alcuni resti delle mura e della torre incorporata nella chiesa parrocchiale. Per capire la nascita del castello di Serralta, posto a guardia nord nel territorio di San Severino Marche, bisogna infatti fare un viaggio a ritroso nel tempo, in un territorio aspro ai piedi del monte Acuto. Qui sorgeva il piccolo castello e il relativo borgo di Civitella. Era il più importante sito abitato della zona, quasi nascosto e quindi protetto da scorrerie di avventurieri e barbare soldataglie. Il passaggio dei Visigoti di Alarico e degli Ostrogoti di Totila, Longobardi e Bizantini che confinavano tra loro proprio lungo il vicino Musone, non hanno mai impedito di permanere, a Civitella e nei suoi dintorni, una nutrita comunità. Questa aveva eletto a protettore il santo ravennate Apollinare, ad attestazione dell’influenza bizantina nel territorio. Poco sotto, sul versante nord, la macchia nascondeva la grotta dove nel XIII sec. visse in forma eremitica santa Sperandia, compatrona di Cingoli e molto venerata tuttora.
Proprio in questi luoghi, attraverso un’attenta lettura delle fonti storiche del periodo e degli scrittori postumi il festival “MarcheStorie”, attraverso uno spettacolo narrativo ed evocativo, intende ricostruire le vicende che hanno accompagnato la storia, il momento della drammatica distruzione e la ricostruzione della struttura difensiva. Verranno poi evocate le figure di Angelo e Sperandia in uno spettacolo di carattere teatrale con l’ausilio di attori e comparse in costume del 1200. La scenografia naturale della piazzetta di Serralta farà da cornice all’evento. Il tutto sarà animato da rievocatori e ricostruttori storici che metteranno in scena, fuori e dentro le mura del castello, le vicende realmente accadute anche grazie alla collaborazione con la Compagnia Grifone della Scala e con l’associazione Palio dei Castelli.

Nelle foto: il castello di Serralta