Macerata, sfruttamento lavoro: sequestro preventivo di un autolavaggio

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I Carabinieri del Comando Provinciale di Macerata ,che avevano avviato da giorni attività di osservazione e monitoraggio dell’esercizio, hanno trovato due lavoratori in nero di cui uno clandestino e verificato altre irregolarità

MACERATA – Su richiesta del Procuratore della Repubblica Giovanni GIORGIO, a seguito delle indagini condotte dal Sost. Proc. BUCCINI che concordava con le risultanze investigative del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata e della Stazione Carabinieri Forestali di Macerata, coadiuvati da personale della locale Stazione Carabinieri, è stato sottoposto a sequestro preventivo un AUTOLAVAGGIO sito nel centro di Macerata, gestito da una cittadina rumena e da un cittadino egiziano.

Nello specifico, da qualche giorno i Carabinieri del N.I.L. unitamente ai colleghi dell’Ispettorato del lavoro di Macerata, avevano avviato attività di osservazione e monitoraggio dell’esercizio, appurando che alcuni dipendenti alloggiavano all’interno della stessa struttura.

Sabato scorso 30 novembre i militari hanno proceduto all’accesso ispettivo e hanno verificato:
la presenza di 2 lavoratori Extracomunitari (privi di qualsiasi forma di regolarizzazione contrattuale), di cui 1 risultato clandestino (sprovvisto di permesso di soggiorno), successivamente accompagnato presso il centro di permanenza per il rimpatrio di Bari, per l’espulsione dal territorio nazionale;
l’inottemperanza della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (in particolare non è stato redatto il previsto documento di valutazione dei rischi, non è stata effettuata informazione e formazione dei lavoratori né garantita la sorveglianza sanitaria a favore degli stessi),
l’esistenza di uno scarico di acque reflue illecito (diverso da quello autorizzato): infatti, le acque defluivano in un tombino sottostante che convogliava verso la rete fognaria e non nel punto autorizzato,

l’abusiva destinazione d’uso dell’immobile: in quanto il gestore dell’autolavaggio aveva ricavato all’interno dell’esercizio alcuni vani in cartongesso, adibendoli a dormitorio per farvi dormire e vivere i dipendenti, in pessime condizioni igienico-sanitarie.

Dalle accurate verifiche dei Carabinieri sono emerse numerose violazioni dei diritti dei lavoratori che:
venivano impiegati in pessime e degradanti condizioni di lavoro, caratterizzate da retribuzioni non conformi a quanto effettivamente svolto, senza che gli fosse concesso il riposo settimanale e con prestazioni di lavoro articolate 7 giorni su 7 giorni, dalle ore 08.00 alle ore 20.00 per una paga di euro 2,50 circa;
bisognevoli di svolgere attività lavorativa, sono risultati privi di assunzione, motivo per cui si è proceduto alla sospensione dell’attività imprenditoriale.

Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro e il Comando Provinciale di Macerata in sinergia con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata, stanno operando ed opereranno per tutelare il lavoro in tutte le sue forme, reprimendo gli abusi e contrastando lo sfruttamento e il condizionamento del mercato del lavoro, episodi questi purtroppo sempre più diffusi in tutto il territorio nazionale.
Infatti, tale fenomeno, su cui il Prefetto di Macerata ha indirizzato la propria attenzione fin dal suo arrivo in provincia, e’ più diffuso di quanto si possa immaginare.