Macerata, proliferazione piccioni: al via l’attività di contenimento in nuove aree

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MACERATA – Prosegue l’attività di contenimento della proliferazione dei piccioni nel tessuto urbano da parte dell’Amministrazione comunale di Macerata.
La necessità di proseguire in modo sistematico nella eliminazione degli effetti negativi, in termini igienici e sanitari, causati dalla proliferazione e dallo stanziamento degli animali, ha portato l’assessorato all’Ambiente, guidato da Laura Laviano, a continuare nella campagna di de-popolamento già in atto e a estenderla anche ad altre zone della città oltre al centro storico.

Dal 2016, infatti, la distribuzione di mangime antifecondativo da parte del Cosmari, in centro storico ha dato risultati positivi in termini di riduzione della presenza di piccioni, la quale, sulla base del monitoraggio effettuato, è stata superiore al 50%.

Da qui, in seguito alle segnalazioni dei residenti, i tecnici dell’ufficio Ambiente, con il supporto del consulente della ditta produttrice del mangime, hanno effettuato numerosi sopralluoghi in vari quartieri della città per verificare la sussistenza dei presupposti necessari per individuare ulteriori zone idonee alla distribuzione del prodotto.
Ricognizione che ha portato alla selezione di ulteriori nuove 9 aree nella quali eseguire il trattamento di contenimento, che avverrà ad opera della Cooperativa Risorse, e che sono piazza Garibaldi, piazza della Vittoria – Monumento ai Caduti, via Spadoni, via Verga (lastrico supermercato), viale Piave, piazza XXV Aprile (stazione ferroviaria), via Aleandri, via della Pace (zona le Spighe) e a Villa Cozza. In quest’ultimo caso il servizio, grazie a una collaborazione virtuosa, verrà affidato all’Ircr che impiegherà il proprio personale già in servizio nella casa di riposo.

“I piccioni e i colombi che hanno deciso di fare delle città e delle nostre abitazioni la propria casa oltre a rovinare, sporcare e imbrattare possono essere anche una fonte non trascurabile di problemi per la salute – interviene l’assessore all’Ambiente Laura Laviano -. Vista la mia formazione da un anno, in collaborazione con il personale dell’ufficio Ambiente e da poco anche della Tutela del benessere animale, sto cercando di studiare un piano che possa essere un primo passo verso il contenimento della proliferazione dei colombi nella nostra città mediante somministrazione di mangime antifecondativo, fino ad oggi utilizzato solo nel centro storico. E’ importante che tale operazione venga effettuata anche al di fuori del centro storico. In questo anno sono stati fatti numerosi sopralluoghi e sono stati individuati dei punti critici in cui verrà somministrato questo mangime. Certo è che la collaborazione di tutti i cittadini deve essere massima, è SEVERAMENTE VIETATO dar da mangiare ai colombi, perché si vanificherebbe tutto il progetto. E’ altrettanto importante dire che gli effetti di tale operazione non saranno immediati, ci vorranno anni di costante e capillare monitoraggio. I colombi scelgono solitamente un punto specifico delle nostre case (o più punti se sono una colonia affollata) e qui preparano il loro ambiente ideale che comprende un abbondante quantitativo di feci. Molto spesso parliamo di condotti di areazione o comunque canali di circolo dell’aria che portano germi e batteri accumulati nel guano di piccione entrando fino nelle nostre case. Tutti possono essere soggetti alle infezioni trasmesse dagli escrementi di piccione, semplicemente respirando o ingerendo particelle di agenti patogeni che si depositano in casa o viaggiano con le correnti d’aria (non è necessario il contatto diretto). Ma sono soprattutto anziani e bambini a essere più esposti per la minore efficacia delle loro difese immunitarie. Inoltre spesso anche i nostri animali domestici possono essere a rischio contaminazione e potrebbero a loro volta diventare vettori di alcune di queste malattie. Questa un’altra dimostrazione che la profilassi parte proprio a livello comunale ecco quindi l’importanza di aver istituito un ufficio specifico che cura tutta la parte dell’Igiene Urbana Veterinaria. A breve partiremo con una formazione sanitaria specifica per tutta la cittadinanza tenuta da professionisti del settore.”

Inoltre, da sottolineare che è anche in vigore un’ordinanza che vieta la cattura dei piccioni a scopo alimentare e di dare cibo ai volatili per evitarne la proliferazione. Inoltre i proprietari di edifici pubblici e privati devono provvedere a propria cura e spese a ripulire, risanare e disinfettare locali e anfratti dove i piccioni hanno nidificato o depositato guano. Devono inoltre precludere, con interventi fissi o amovibili, gli accessi dove i volatili si possono introdurre, e impedire su terrazzi, davanzali e cornicioni che si creino nidi e situazioni di sosta abituale e permanente. L’Amministrazione comunale svolge un’azione di sollecito nei confronti dei cittadini, ma in caso di inadempienza si ricorda che la sanzione va da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.