Macerata, “Ladinar dacostiano” di Omero Proietti: la presentazione

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L’evento, nell’ambito di Colloqui eum, si terrà martedì 15 marzo  in diretta sui social dell’Università di Macerata

MACERATA – Nell’ambito dei Colloqui eum, la casa editrice dell’Università di Macerata, martedì 15 marzo alle 17.00 sarà presentato il libro “Ladinar dacostiano. Uriel da Costa, Samuel Usque e la Biblia de Ferrara” di Omero Proietti. Con l’autore dialogheranno Luca De Benedictis, presidente delle eum, Riccardo Giachini e Alma Lia Salmeri, allievo e allieva della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi”. Sarà possibile seguire l’incontro, collegandosi ai canali YouTube e Facebook dell’Università di Macerata.

La ricostituzione del corpus autentico delle sue opere, gli studi approfonditi sulla sua biblioteca, rendono oggi possibile la ricerca sul complesso rapporto intellettuale che Uriel da Costa (filosofo portoghese, nato a Oporto nel 1580 circa e scomparso ad Amsterdam nel 1640) ha intrattenuto con due classici della diaspora sefardita, alla quale egli apparteneva per biografia, per lingua e per cultura: la “Biblia de Ferrara” e la “Consolaçam di Samuel Usque”.

La prima parte del libro “Ladinar dacostiano” ricostruisce la profonda lettura dacostiana della Consolaçam di Usque, che Da Costa conosceva nella riedizione del 1599. La seconda analizza le varianti ladine del portoghese dacostiano, che presuppongono la Biblia de Ferrara come imprescindibile punto di partenza. Poiché il mito della “rarità” circonda ancor oggi due testi del desterro de Portugal come la Biblia de Ferrara e la Consolaçam di Usque, interrogando un migliaio di cataloghi di aste librarie e innumerevoli testimoni oculari, rintracciando e registrando gli esemplari oggi esistenti nel mondo, la terza parte del libro dimostra che quella rarità non è mai esistita e che i due testi potevano far parte della biblioteca di Da Costa, anche prima del suo esodo dal Portogallo.

Omero Proietti insegna Storia della filosofia moderna nell’Università di Macerata. Tra le sue pubblicazioni: La città divisa. Flavio Giuseppe, Spinoza e i farisei (Il Calamo, Roma 2003); Uriel da Costa e l’«Exemplar humanae vitae» (Quodlibet, Macerata 2005); «Agnostos theos». Il carteggio Spinoza-Oldenburg, 1675-1676 (Quodlibet, Macerata 2006); «Philedonius, 1657». Spinoza, Van den Enden e i classici latini (eum, Macerata 2010); Il carteggio Van Gent-Tschirnhaus (1679-1690). Storia, cronistoria, contesto dell’«editio posthuma» spinoziana (eum, Macerata 2013). Nel 2005 ha fornito un’edizione critica del Tractatus politicus (Puf, Paris). Ha tradotto e annotato il Tractatus theologico-politicus, il Tractatus politicus e molte Epistolae spinoziane (Mondadori, Milano 2007, 2015). Di Uriel da Costa ha pubblicato il testo critico, con traduzione e ampio commento, dell’Exame das tradiço­s phariseas (eum, Macerata 2014). Ha inoltre curato il volume: Tradizione e illuminismo in Uriel da Costa. Fonti, temi, questioni dell’«Exame das tradiço­s phariseas» (eum, Macerata 2016). Alla ricostruzione della biblioteca dacostiana ha dedicato il libro: Variazioni dacostiane. Studi sulle fonti dell’«Exame das tradiço­s phariseas» (eum, Macerata 2017).