Macerata, “La Sagra della Primavera” e “Bolero” al Teatro Lauro Rossi

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La  stagione riprende a passo di danza il 16 e 17 gennaio prossimi

MACERATA – Il primo appuntamento del nuovo anno con la stagione del Teatro Lauro Rossi di Macerata – promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata con l’AMAT, con il contributo di Regione Marche e MiBAC e in collaborazione con APM – è con la danza il 16 e 17 gennaio, alle 21, e MM Contemporary Dance Company di Michele Merola. Compagnia vincitrice nel 2010 del prestigioso Premio Danza&Danza come “migliore compagnia emergente” e oggi realtà di eccellenza della coreografia italiana più matura presenta al pubblico del Lauro Rossi il dittico La sagra della primavera coreografia di Enrico Morelli su musica di musica Igor Stravinskij e Bolero di Ravel coreografato da Michele Merola.
Con lo spettacolo torna anche Gente di teatro, una serie di interessanti appuntamenti per tutti coloro che amano il teatro e vogliono superare quella che Garboli definiva la “gioia effimera di una sera” per approfondire la conoscenza dialogando con le stesse compagnie in scena al Lauro Rossi. In questa occasione l’incontro si svolgerà il 17 gennaio, alle ore 18, alla Biblioteca Mozzi Borgetti.

Inoltre per gli allievi delle scuole di danza della città è prevista una masterclass gratuita con il coreografo Michele Merola.
Possente capolavoro musicale, Le Sacre è ispirato a una antica leggenda slava. Secondo il mitico racconto, a ogni primavera una vergine doveva essere ritualmente sacrificata, affinché la terra potesse rifiorire. Nella propria interpretazione del Sacre, il coreografo Morelli si è accostato con profondo rispetto a questa partitura, che ha ispirato i più grandi coreografi del ‘900. Nell’allestimento che ne risulta, si rispecchia un risvolto dell’affannoso dinamismo del nostro tempo. Per combattere antiche e nuove paure, ed esorcizzare il male di vivere che accompagna il presente, ogni occasione è buona per individuare un capro espiatorio. L’assunto della coreografia è tutto qui: sino a quando l’essere umano sacrificherà i propri simili alla violenza del cieco cannibalismo e non sceglierà la via del rispetto dell’altro, la luce della cultura e la chiarezza della ragione non prenderanno il sopravvento.

Meccanismo ad orologeria dalla rigorosa precisione, Bolero è ancora oggi tra i brani più noti e ascoltati della storia della musica. Nel realizzare una nuova versione coreografica, Merola si è confrontato con questa musica ossessiva e ripetitiva, cercando di comprenderne l’identità, la ragione e la funzione, per arrivare così alla sua interpretazione: alla fine di questo percorso l’ispirazione del coreografo si è focalizzata sul ventaglio inesauribile dei rapporti umani, in particolare quelli di coppia, dentro ai quali, spesso, registriamo le reciproche e inconciliabili distanze tra uomini e donne, quel “muro trasparente” che li divide. Così, nelle diverse sfumature assunte dalla danza, la coreografia declina la varietà di umori che “circolano” intorno e dentro al rapporto di coppia. Sulla musica di Bolero è intervenuto Stefano Corrias, compositore raffinato ed esperto, che ha creato una sua propria partitura musicale, liberamente ispirata alla versione originale del brano di Ravel.