Sono le parole del sindaco Romano Carancini che questa mattina, insieme al vice sindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde, al presidente del Consiglio comunale Luciano Pantanetti, al presidente provinciale ANPI Lorenzo Marconi, al consigliere regionale Luca Marconi, ai consiglieri comunali Ninfa Contigiani ed Enrico Marcolini e a Quinto Romagnoli della Compagnia Teatrale Oreste Calabresi, ha preso parte alla Terrazza dei Popoli, nell’ambito delle iniziative organizzate dal Comune di Macerata in occasione del Giorno della memoria, alla cerimonia di piantumazione di 20 rose bianche in memoria di altrettanti bambini ebrei trucidati nella scuola amburghese di Bullnhuser Damm il 20 aprile del 1945.
Alla cerimonia hanno preso parte attiva anche gli alunni delle classi V delle scuole Anna Frank e De Amicis che hanno letto due poesie, una scritta dagli scolari dell’istituto di Villa Potenza dedicata alla deportata e scrittrice ebrea tedesca, divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario, e l’altra opera di una reduce dalla deportazione.
Le rose, che per la prima volta furono interrate nel gennaio del 2007 in occasione del Giorno della memoria su invito della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, furono estirpate da ignoti e dopo qualche tempo ripiantate, così come oggi, per non dimenticare il martirio e il sacrificio di quei venti bambini e riaffermare la condanna per gli atti vandalici e il valore del ricordo.
Le venti rose bianche vogliono ricordare il piccolo Sergio de Simone (italiano), Georges André Kohn (francese), Jacqueline Morgenstern (francese), W. Junglieb (jugslavo), Roman Zeller (polacco), Leika Birbaum (polacca), Eduard Hornemann (olandese), Marek Steinbaum (polacco), Eduard Reichnbaum (polacco), Bluma Mekler (polacca), Surcis Goldinger (polacca), Ruchla Zylbeberg (polacca), Alexander Hornemann (olandese), H. Wasserman (polacca), Lea Klygerman (piolacca), Riwka Herszberg (polacca), Roman Witonski (polacco), Marek James (polacco), Eleonora Witonski e Mania Altmann (polacca), bambini ebrei provenienti da tutta Europa, trucidati e seviziati nella scuola di Bullenhuser Damm e commemorati con un giardino sorto a loro memoria nella stessa scuola che oggi porta il nome del grande pedagogo polaccio Janusz Korczak, morto ad Auschwitz insieme ai piccoli dell’orfanatrofio che aveva istituito e diretto nel ghetto di Varsavia.
I bambini, insieme al sindaco Carancini, al termine della mattinata hanno piantato l’ultima rosa del giardino curato dall’ufficio Ambiente del Comune.
Nelle foto: alcuni momenti della cerimonia della piantumazione delle rose alla Terrazza dei Popoli
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