Macerata, Giornata della legalità: il sindaco espone il lenzuolo bianco

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MACERATA – Un lenzuolo bianco alla finestra dello studio del sindaco Romano Carancini stamattina è il segno per ricordare la strage di Capaci avvenuta il 23 maggio di 28 anni, in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta. Una data diventata simbolo nella lotta contro tutte le mafie e a difesa della legalità. Il sindaco ha esposto personalmente il lenzuolo bianco, accogliendo così l’invito del presidente dell’Anci Antonio Decaro a tutti i primi cittadini del Paese a partecipare al flashmob, osservando anche, alle 17.57, un minuto di silenzio con la fascia tricolore simbolo dell’unità nazionale e dei valori costituzionali.
In questo giorno che anni fa segnò per sempre l’anima profonda del nostro Paese, il ricordo del coraggio di Falcone e Borsellino e del loro attaccamento incondizionato alla verità e alla giustizia, è un atto sentito, mai scontato, sempre presente e in questo momento più necessario che mai. – afferma il sindaco Romano Carancini – Perché rinnova il senso di appartenenza, perché rafforza il valore del coraggio declinato nelle sue diverse forme, perché ribadisce l’impegno che tutti noi, ciascuno per la propria parte, dobbiamo condurre per rendere migliore la nostra Italia e per sentirci parte di un tutto. E anche i gesti sono importanti, seppur in questo momento necessariamente silenziosi, minimali, spesso solitari, perché trasmettono ancora più forte il grido di dovere e di solidarietà. “
La data della strage di Capaci è divenuta “Giornata nazionale della legalità” in ricordo anche di tutti gli italiani morti per mano mafiosa comprese le vittime dell’attentato di via D’Amelio tra cui Paolo Borsellino. “Oltre alla memoria delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, oggi ci uniamo nel ricordo delle tante vittime del male invisibile di questo tempo presente e rendiamo omaggio al candido coraggio di tutti coloro che si sono messi al servizio del nostro Paese con assoluta dedizione, consegnando cure, assistenza, controllo, protezione, aiuto, ma soprattutto speranza”, sottolinea Carancini.
Come proposto da Maria Falcone, sorella del magistrato, quest’anno la giornata è dedicata a tutti coloro che, in questi mesi, si sono prodigati, con abnegazione e grande senso del dovere, nella difficile gestione dell’emergenza sanitaria anche a rischio della vita. Un modo per dire grazie ai medici, agli infermieri, ai volontari della protezione civile, ai farmacisti, agli operai, alle commesse dei supermercati, ai giovani driver, alle forze dell’ordine e a tutti coloro che sono rimasti al loro posto per permettere all’ Italia di andare comunque avanti e consentire a tutti noi di restare al sicuro a casa.