Macerata, contrasto alla ludopatia: il Comune continua la sua battaglia

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Il  Comune resiste al ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar favorevole all’Ente presentato della società J.F.GamesComune di Macerata logo

MACERATA –  Nuovo passaggio per la vicenda che ha per oggetto il ricorso della società In Gioco srl, respinto dal TAR delle Marche lo scorso mese di maggio, contro l’ordinanza del sindaco che dispone misure di contrasto alla ludopatia e stabilisce che non si può giocare dalle ore 7 alle ore 10 e dalle 15 alle 20. Un divieto che vale per tutte le sale, esercizi commerciali, bar e tabaccherie che hanno macchine al proprio interno.

La Giunta comunale, infatti, ha deliberato di resistere al nuovo ricorso presentato in appello al Consiglio di Stato da parte della stessa società e dalla J.F.Games, volto ad ottenere l’annullamento o la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale. L’atto deliberativo autorizza quindi il dirigente della Segreteria generale a mettere in atto i provvedimenti connessi all’affidamento legale per tutelare l’Ente nelle sedi opportune.

“Ci batteremo fino in fondo per difendere il diritto della comunità maceratese di proteggere i nostri giovani dal subdolo e miserabile miraggio del falso gioco delle slot, capace di generare solitudini, illusioni, povertà, aggressività e individualismi” – afferma il sindaco Romano Carancini – “C’è uno studio analitico alla base della nostra scelta e in città ci sono già risultati significativi che dimostrano che gli orari di embargo dal gioco che abbiamo imposto contribuiscono ad allontanare i ragazzi dall’approdo sicuro alla ludopatia.”

A Macerata infatti la spesa annua per il gioco d’azzardo che nel 2017 è stata di 41,43 milioni di euro, nell’anno 2018 è scesa a 34,704 milioni e, conseguentemente, la spesa pro capite è diminuita da 991 a 830 euro, con un decremento di circa il 19%.