Macerata, cala il sipario su ’Expo Edile 2019

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Boom di visitatori nella giornata conclusiva della manifestazione fieristica di settore

MACERATA  – Con oltre 3.000 presenze solo nell’ultima giornata dell’esposizione dedicata al mondo dell’edilizia si è chiusa ieri l’Expo Edile 2019.
In totale sono stati circa 7.000 i visitatori che da venerdì hanno affollato il Centro fiere a Villa Potenza di Macerata per aggiornarsi sulle ultime novità in materia edile e partecipare ai convegni (sei in totale) progettati per informare gli esperti del settore e i cittadini (tanti) che stanno ancora facendo i conti con i danni provocati dal terremoto del 2016.

Sono state 130 le imprese presenti arrivate da diverse regioni d’Italia, ognuna con propri prodotti e servizi, tra queste: Energia 4.0, specializzata nel settore delle energie rinnovabili, la Steel Building Re leader nelle costruzioni in acciaio leggero e D’Antonio Rappresentanze, un’agenzia con esperienza decennale nel settore della termoidraulica, geotermia e gestione rifiuti.
«Siamo soddisfatti – ha commentato  l’organizzatrice della manifestazione, Irina Berdini della Promotion Marketing –, anche quest’anno l’Expo si è rivelato un evento fortemente attrattivo sia per i privati sia per i professionisti. L’obiettivo era quello di creare un luogo di incontro tra chi produce e commercializza materiali per l’edilizia, chi offre servizi innovativi e i consumatori finali: committenti ma anche i professionisti che quotidianamente utilizzano i prodotti che sono stati esposti in questa manifestazione fieristica. E a giudicare dai numeri, posso dire che l’obiettivo è stato raggiunto».

Ma non solo

L’organizzatrice ha voluto porre l’accento anche su un altro aspetto dell’evento, non secondario: «Da due anni – ha aggiunto Berdini – organizziamo all’interno dell’Expo una tavola rotonda con i rappresentanti degli ordini professionali, della Regione, e quest’anno anche con il commissario straordinario, per fare il punto sulla ricostruzione post sisma. Per noi è un modo per contribuire a creare momenti di dialogo che possano incentivare il processo di ripresa di un territorio che è ancora visibilmente segnato dall’evento sismico di quasi tre anni fa».

Al terremoto e alle difficoltà vissute dai terremotati è stato dedicato il convegno “Paesi cambiati e comunità resistenti. Fino a quando?” organizzato e presentato ieri pomeriggio dalla giornalista Barbara Olmai. Un convegno appassionato e coinvolgente a cui hanno partecipato in tanti, molti dei quali stanno vivendo in prima persona il dramma della perdita della propria abitazione.
È dunque calato il sipario su una manifestazione dai numeri lusinghieri: circa 130 espositori provenienti da tutta Italia, 21 ore di formazione e confronti, circa 7.000 visitatori complessivi in tre giorni.