“C’ero anch’io su quel treno” di Giovanni Rinaldi, la presentazione a Fermo

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La presentazione è stata annullata e verrà riprogrammata in primavera

FERMO – Sabato, 22 Gennaio 2022, alle ore 17.00, presso la Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori, a Fermo si terrà la presentazione del libro “C’ero anch’io su quel treno” di Giovanni Rinaldi.

«I bambini affamati erano tanti. Cominciava il tempo umido e freddo e non c’era carbone. I casi pietosi erano molti, moltissimi. Bam­bini che dormivano in casse di segatura per avere meno freddo, senza lenzuola e senza coperte. Bambini rimasti soli o con parenti anziani che non avevano la forza e i mez­zi per curarsi di loro

Così scrisse Teresa Noce, dirigente dell’Udi, Unione donne ita­liane, che fu l’anima del grande sforzo col­lettivo avviato all’indomani della Seconda guerra mondiale per salvare i piccoli del Sud condannati dalla povertà. Li accolsero fa­miglie del Centro-Nord, spesso a loro volta povere ma disposte a ospitarli per qualche mese e dividere quel che c’era. Un’incredibi­le espressione di solidarietà che richiese un intenso lavoro logistico, con il coinvolgimen­to di medici e insegnanti. E che non fu priva di ostacoli, tra cui la diffidenza della Chiesa timorosa dell’indottrinamento filosovietico, con qualche parroco che avvertiva: «Se an­date in Romagna i bimbi li ammazzano, se li mangiano al forno».

Giovanni Rinaldi raccoglie queste storie da oltre vent’anni: partendo dalla sua terra, il Tavoliere delle Puglie, ha viaggiato in ogni regione d’Italia parlando con tanti ex bam­bini dei «treni della felicità». Franco che non aveva mai dormito in un letto pulito. Seve­rino che non era mai andato in vacanza al mare. Dante che non sapeva cosa fosse una brioche. Rosanna che non voleva più toglie­re l’abito verde ricevuto in regalo, il primo con cui si sentiva bella. Con le loro voci e un’accurata ricostruzione storica disegna un mosaico di testimonianze di prima mano, di­vertenti e commoventi: il ritratto di un’Italia popolare eppure profondamente nobile.