“Cosa ci mettiamo in quel vuoto?” di Ascanio Celestini, la presentazione a Pesaro

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Giovedì 29 settembre al Teatro Sperimentale, l’attore romano presenta in anteprima  il suo libro appena uscito : un flusso di coscienza dove i testi di Celestini dialogano con le illustrazioni dei giovani disegnatori dell’Associazione Libera Marchigiana Animatori

PESARO – Giovedì 29 settembre, alle ore 21.00, al Teatro Sperimentale Ascanio Celestini presenta in anteprima il suo libro appena uscito in libreria: Cosa ci mettiamo in quel vuoto? (People Pub edizioni, 2022), un dialogo con ALMA (Associazione Libera Marchigiana Animatori), laboratorio nato nel 2020 che unisce artisti dell’animazione, del disegno e del fumetto provenienti dalla Scuola del Libro di Urbino. L’incontro è promosso da ALMA e People in collaborazione con il Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Amat.

Nel libro Celestini racconta di sé ma anche delle ‘cose’ fuori di sé. Un flusso di coscienza fatto di immagini, suggestioni e ricordi che i dieci giovani artisti di ALMA hanno fatto propri per restituirli ai lettori attraverso le loro illustrazioni. Tra le pagine trovano forma la fabbrica e il manicomio, Roma e la bottega del padre, Giulio Regeni e i racconti delle streghe sussurrati dalla nonna nella cucina di casa, e molto altro. Le tavole sono di: Ahmed Ben Nessib, Alessandra Romagnoli, Anthony Valenti, Carola Rossi, Eugenio Carlini, Giulia Marcolini, Giuseppe Scala, Omar Cheikh, Otto Alba, Viola Bartoli.

La serata si apre con la proiezione di brevi corti animati (10 minuti circa) cui segue l’intervento di Celestini con un suo pezzo inedito; la conclusione è affidata alla performance musicale Incantati Rumori, melologo per attrice, voce registrata di Maurizio Maggiani e sei strumenti, ispirato al Pianto della Scavatrice di Pier Paolo Pasolini a cura della Wunderkammer Orchestra – Camerata degli Ammutinati.

L’appuntamento è a ingresso libero. Durante la serata saranno raccolte offerte per i comuni dell’Unione Montana Catria e Nerone colpiti dalla recente alluvione.

Cosi Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza: Felici di accogliere un nuovo ritorno a Pesaro di Ascanio Celestini cui siamo profondamente legati per amore e passione teatrale ma anche perché è stato il simbolo della riapertura dei teatri dopo il lockdown – con lo spettacolo che fece a Pesaro, a mezzanotte – e in generale testimonianza pluridecennale di una vita molto attiva della drammaturgia nel nostro territorio: Celestini ha calcato i palchi della provincia con continuità spesso collegandosi a collettivi artistici. Ed è molto bella l’opportunità di presentare questo volume, che è un dialogo con Alma, in un momento simbolico importante per dare un segno partecipativo ed emotivo alle zone del Catria e del Nerone – colpite dall’alluvione -, oltre alla provincia di Ancona, a cui Alma e Celestini sono legati. L’obiettivo è di raccogliere fondi e lanciare un messaggio di attenzione verso questi luoghi che non deve attenuarsi: ci auguriamo che l’appuntamento del 29 settembre funzioni da amplificatore e aiuti a far sì che le iniziative a sostegno di moltiplichino. Ma ci tengo anche a dire che il libro e lo spettacolo di Celestini sono “progetti in linea con Pesaro2024 che spinge anch’essa verso la ricerca di nuovi pubblici da intercettare”. Ma la vicinanza sta anche nella “storia recente dell’animazione, inserita nel nucleo della progettualità del dossier “La natura della cultura”, e strumento utile a riannodare i fili del tema ‘natura’ intesa come spazio fisico e come luogo di ricerca, in questo caso rappresentata dai testi e dalle immagini del libro che invitiamo a cogliere come nuovi punti di partenza, nuove visioni.

Continua Sandro Pascucci presidente ALMA: ‘con questa proposta editoriale per prima volta sconfiniamo dal territorio delle alte Marche che, per vocazione, sono i luoghi in cui Alma ha deciso di attivarsi perché molte delle decine di illustratori che la compongono nascono dall’esperienza della Scuola del Libro di Urbino. Il nostro obiettivo è di lavorare nell’entroterra ma partendo dalle potenzialità e vocazioni di questi luoghi “asilo”; è qui che insistono le condizioni migliori per fare crescere i talenti nel migliore dei modi. La frequentazione avuta con Celestini ci ha permesso di ritrovare l’Ascanio scrittore che dialoga con i soci fondatori e quello che fa dialogare i disegnatori con i suoi testi. Ne è nato questo libro illustrato di cui molto orgogliosi.

Ancora Stefano Franceschetti del direttivo di ALMA: Lavorare sul territorio è come un respiro: assorbi ed espelli le energie vicine, che hanno a cuore le stesse cose, come l’evoluzione dei linguaggi in chiave civile e sociale. Il titolo del libro “Cosa ci mettiamo in quel vuoto?” oggi si carica di un senso più profondo, un senso tragico inevitabile dopo i fatti della scorsa settimana e che cercheremo di accompagnare durante la serata con un senso di civiltà e partecipazione emotiva al dolore con una raccolta di offerte che sappiamo la cittadinanza sarà felice di fare.

Conclude Elisa Mossa del direttivo di ALMA: è centrale, per Alma, fare rete, partire dal piccolo per espandersi e tornare. Come successo durante la residenza artistica che abbiamo organizzato al Barco Ducale di Urbania per far conoscere ai giovani illustratori le parole di Ascanio. I ragazzi hanno risposto al dialogo proposto da Celestini andando ad indagare le situazioni essenziali dell’oggi. Abbiamo riportato nel libro queste immagini a conclusione del testo, in blocco, a sottolineare come non descrivano la narrazione, ma la continuino.

Ascanio Celestini

Attore, regista, scrittore e drammaturgo romano. Per Einaudi ha pubblicato Storie di uno classe (2009), il cofanetto dello spettacolo La pecora nera (2010), Io cammino in fila indiana (2011), Pro patria (2012), Barzellette (2019) – che è anche uno spettacolo teatrale – e Radio clandestina. Memoria delle Fosse Ardeatine (2020). Dal 2015 è in tournée con Laika e Pueblo, i primi due capitoli di una trilogia sulla periferia: I Draghi.

ALMA (Associazione Libera Marchigiana Animatori)

Nasce il 21 marzo 2020 per volontà di un gruppo di disegnatori usciti dalla Scuola del Libro di Urbino per dare un piccolo ma importante segnale di speranza ed è un laboratorio aperto a tutti coloro che si occupano di cinema d’animazione d’autore, che vedono nell’arte dell’animazione una possibilità di espressione poetica, comunicazione sociale, crescita culturale. L’associazione è rappresentata da oltre cento artisti dell’animazione, del disegno e del fumetto e da critici, giornalisti e maestri dell’animazione internazionale, come i due premi Oscar Michaël Dudok de Wit e Aleksandr Petrov.