Lavori abusivi nel fiume Chienti, denunciate due persone

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In secca un tratto del Fiume Chienti; le acque erano state captate per produrre energia elettrica da una ditta, che non aveva chiesto le autorizzazioni

MACERATA – Durante un servizio di vigilanza idraulica a tutela del sistema fluviale, militari della Stazione Carabinieri Forestale di Macerata hanno notato che un tratto del fiume Chienti, era praticamente in secca.
Dagli immediati accertamenti hanno appurato che a monte del tratto in secca vi era una captazione a scopo idroelettrico ed erano stati realizzati recenti lavori di movimentazione all’interno dell’alveo del fiume.
In particolare, era stato realizzato un grosso terrapieno in ghiaia, in modo tale che l’acqua del fiume Chienti andasse tutta nel canale idroelettrico, al fine di aumentare la portata e di conseguenza la produzione di energia elettrica anche nei periodi più siccitosi come quelli della scorsa estate, rilasciando conseguentemente nell’alveo fluviale soltanto un piccolo rigagnolo senza garantire il minimo deflusso vitale e minacciando la vita dell’ecosistema fluviale.
Dalle successive indagini è emerso che i lavori erano stati effettuati senza richiedere lo specifico Nulla Osata Idraulico e l’Autorizzazione Paesaggistica agli organi competenti.
Sono stati deferiti all’A.G. della Procura della Repubblica di Macerata per diversi reati, che riguardano violazioni della normativa a tutela delle foreste, delle biodiversità, delle riserve naturali, del paesaggio e dell’ecosistema, il responsabile della ditta proprietaria della derivazione idroelettrica e il responsabile legale della ditta che ha eseguito i lavori.
I due soggetti rischiano, in caso di condanna definitiva, pene detentive fino ad un massimo di sette anni di reclusione, nonché lo smantellamento di tutte le opere abusive con il completo ripristino dello stato dei luoghi.
Tali comportamenti illeciti, eseguiti sulle aste fluviali, oltre che compromettere l’ecosistema “fiume”, con le sue molteplici componenti (flora, fauna ittica, fauna migratoria) vanno ad incidere anche sulla sicurezza pubblica, in quanto determinati interventi, eseguiti senza l’avvallo degli Enti competenti, possono causare repentine esondazioni, con conseguenti inondazioni di terreni agricoli e di centri abitati ubicati in prossimità delle sponde e a valle del fiume.
I corsi d’acqua rappresentano un patrimonio ambientale importantissimo per il nostro Belpaese. Paesaggi ed ecosistemi che contribuiscono a rendere unica l’Italia, su cui si reggono tante economie locali basate sul rispetto dell’ambiente. Fiumi che troppo spesso sono minacciati dall’abusivismo, dall’inquinamento, dalle escavazioni in alveo e dalla captazione illegale delle acque.
Motivo per cui i Carabinieri Forestali della provincia di Macerata, durante il servizio d’istituto danno particolare importanza al controllo periodico delle aste fluviali e dei torrenti.