Intermodalità nelle stazioni ferroviarie, Protocollo d’intesa Regione Marche-Rfi

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L’accordo è finalizzato a  valorizzare il ruolo delle stazioni nell’ambito del trasporto pubblico e in quello sostenibile

ANCONA – Potenziare l’accessibilità e l’attrattività delle stazioni, ottimizzare l’integrazione modale tra il treno e il trasporto pubblico su gomma, creare connessioni di qualità con la rete ciclabile, puntare sulla sostenibilità ambientale e sulla mobilità elettrica. Questi gli obiettivi del Protocollo d’intesa per lo sviluppo dell’intermodalità nelle stazioni ferroviarie, siglato da Regione Marche e Rete Ferroviaria Italiana. La firma, posta oggi digitalmente da Luca Ceriscioli, Presidente della Regione e da Sara Venturoni, Direttore Stazioni di RFI, dà avvio a un lavoro comune che mira a ridefinire i piazzali e le aree adiacenti le stazioni con interventi capaci di alleggerirle, progressivamente, dalla prevalenza di mezzi di trasporto privato, a favore di bus urbani e regionali, percorsi pedonali, piste ciclabili, ciclostazioni, spazi dedicati al kiss & ride, ai taxi, alla mobilità condivisa (car, scooter e bike sharing) ed elettrica.

Un processo di valorizzazione delle stazioni ferroviarie che punta a trasformarle in un’opportunità preziosa di erogazione di servizi dedicati alla mobilità integrata, in nuovi hub del trasporto sostenibile e della mobilità nuova. L’obiettivo di questo accordo, che ne costituisce la novità principale, è la volontà espressa da RFI e dalla Regione di co-pianificare un nuovo ruolo della stazione ferroviaria, con il fine ultimo di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, condivisi ed elettrici sul territorio, nonché la mobilità attiva, anche in chiave di sostenibilità ambientale. Un gruppo di lavoro congiunto, con un approccio basato sulla condivisione dei dati e delle informazioni, studierà le soluzioni da mettere in campo e le modalità per armonizzarle con le rispettive pianificazioni degli investimenti.