Rafforzato il coaching staff con l’arrivo di Rik Parker, sistemata la casella del giocatore statunitense in difesa con Dylan Albertson e quella del quarterback con Nelson Hughes la franchigia dorica ha ingaggiato anche il giocatore di scuola straniera, ma in possesso della cittadinanza italiana, il cosiddetto oriundo.
Già detto della rinuncia di Niko Suppa a tornare in Italia per motivi di studio, il coaching staff dorico si è assicurato i servigi di Andrew Bernardini, vecchia conoscenza del football italiano, anche se ancora giovanissimo, visti i soli 24 anni.
“Andrew è stato già con noi come oriundo nel 2016 – spiega Roberto Rotelli, capo-allenatore della franchigia dorica – quando la prima divisione era divisa in 2 gironi e noi facemmo tutte vittorie in regular season. Lo abbiamo sempre seguito da allora, ed ha continuato a migliorare tantissimo. Non solo per la giovane età, ma anche perché Andrew è un animale da football, una vera e propria forza della natura. Per 5 anni, ogni anno ha giocato 2 stagioni intere, alternandosi tra Europa e Sudamerica che hanno le stagioni sfalsate. Mentalmente è un vincente, non si tira mai indietro e a soli 24 anni ha già 5 campionati vinti in bacheca.
Oltre alle esperienze in UK, Svizzera e ai Timbo Rex con cui vinse il campionato brasiliano, Bernardini dopo essere stato da noi, ha giocato ancora ai Timbo Rex, rivincendo il titolo brasiliano e poi è volato in Germania ai Berlin Rebels in GFL1 con cui ha disputato anche la Big6 nel 2017. Sempre facendo la spola con il Brasile ha giocato e vinto il titolo con i Sada Cruzeiro a fine 2017, poi nel 2018 ha giocato in Europa con i Kragujevac Wild Boars in Serbia (anche qui ha vinto il campionato nazionale e ha giocato la coppa Europa CEFL), poi ancora in Brasile ha giocato e vinto il 4° titolo con i Galo di Belo Horizonte pochi giorni fa. Qualche giorno di riposo e poi Andrew ci raggiungerà ad Ancona, dove lo aspettiamo a braccia aperte”.
Bernardini è un giocatore molto compatto, alto 1,75 mt per 88 kg., che eccelle in difesa come strong safety o outside linebacker, e gioca anche in attacco come slot receiver o running back. Diversamente da Dylan Albertson che è più alto e può giocare wide receiver in campo aperto, Andrew privilegia il contatto fisico, l’aggressività nelle giocate e sarà utilissimo nel traffico in mezzo, sia in attacco sia in difesa.
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