“Giulia Da Varano” torna a Camerino dopo 39 anni

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Il quadro del Dosso Dossi ,che era stato rubato,  è stato recuperato  dai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Genova

CAMERINO – Un buon auspicio. Così è stato definito il ritorna nella sua terra natia del quadro del Dosso Dossi “Giulia Da Varano” che farà ritorno a Camerino sabato 23 novembre dove sarà svelato alle 16 a Palazzo Sabbieti, a distanza di 39 anni dal suo furto. Il quadro è stato recuperato dopo una lunga indagine dai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Genova e rappresenta uno dei 13 dipinti della collezione dei Da Varano nonché un’opera di grandissimo valore a livello nazionale e per la città che potrà tornare a custodire uno dei suoi tesori. Saranno proprio i militari, ospiti sabato, ad entrare nel dettaglio delle indagini e del ritrovamento del dipinto dell’ultima duchessa camerte.

“Un documento importante della città”. Così lo ha definito Giovanna Sartori, assessore alla cultura di Camerino, che ha poi anticipato: “Giulia Da Varano che torna a casa s’inserisce in un progetto molto più ampio: La Bellezza ritrovata, i luoghi della città. Si tratta di un progetto che vede coinvolti il Comune, Unicam e l’Arcidiocesi, finanziato dalla Regione e che serve a mettere in collegamento i luoghi della città fruibili. Un collegamento sia fisico che artistico: San Venanzio, il Deposito Venanzina Pennesi (dove sarà custodito il quadro), il Planetario di Unicam e la mostra all’Archivio di Stato. Grazie a Contram, che si conferma un partner prezioso, il percorso sarà fruibile anche col bus elettrico, il primo delle Marche e diamo seguito a quello che è un viaggio iniziato con le Giornate del Fai e che vogliamo continuare con grande convinzione. La scelta di Palazzo Sabbieti non è causale, perché è a ridosso della zona rossa e conferma il nostro occhio verso il centro storico e la città storica da cui, come abbiamo sempre detto, non possiamo prescindere”.

Il sindaco Sandro Sborgia non ha nascosto la sua “grande soddisfazione nel ricevere dai Carabinieri un dipinto tanto importante per la città. È un tassello di una quadro più ampio. Uno di questi che annuncio con grande gioia è la riapertura della Biblioteca Valentiana che avverrà a breve e sarà possibile grazie anche all’Università visto che sarà trasferita in alcuni locali dell’Ateneo”.

Presente il Rettore Unicam Claudio Pettinari che ha posto l’accento sul titolo “ritorno in terra natia” definito: “molto indicativo. Subito dopo il sisma con la dottoressa Mastrocola il pensiero è stato subito di ripartire dal patrimonio culturale. Camerino era città d’arte e deve tornare ad essere città d’arte. La dinastia dei Da Varano era legata in maniera forte all’Università quindi il destino della città è sempre stato legato. Comune, Università e Arcidiocesi insieme mi piace possano riportare in alto i nostri territori”.

Interessante e ricchissimo l’intervento di Daniele Salvi, Capo di Capo di Gabinetto del Consiglio regionale: “Il ritorno di Giulia Da Varano s’inserisce all’interno di una triste tradizione di dispersione del patrimonio artistico e di quadri della nostra Regione. Questa inversione di tendenza è importante e voglio leggerlo anche come un auspicio. La cultura accompagna la ricostruzione: appena si riapre uno spazio è fondamentale valorizzarne i singoli aspetti, come è stato fatto con l’Archivio di Stato, con l’Orto botanico e come sono certo saprà fare questa importante tela”.

Ha concluso Barbara Mastrocola, curatrice delle collezioni civiche del Comune di Camerino sottolineando l’importanza della giornata di sabato: “Riappropriarsi di un quadro che anticamente faceva parte della Pinacoteca è qualcosa di più unico che raro: qualcosa che raramente accade non solo in Italia. Per questo anche io voglio leggerlo come un segno di rinascita. E’ un rientro significativo perché questo quadro fu rubato tra il 12 e il 13 settembre del 1980 insieme ad altri 13 dipinti. Faceva parte del nucleo dei 44 quadri acquistati dal Comune di Camerino nel 1860 con cui fu fondata la Pinacoteca e questo è il più importante. È come se tornasse un Raffaello. Io sono veramente contenta ed emozionata”.