A Fermo torna “Tipicità” dal 4 al 6 marzo

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di Mauro Rutolo

FERMO – Torna, nella cornice di Fermo dal 4 al 6 marzo, per l’edizione numero venticinque il festival “Tipicità”, a guidare l’affollatissima conferenza stampa di presentazione sono stati il volto televisivo Paolo Notari e la nota voce del programma “Caterpillar” Marco Ardemagni.

Venticinque anni per trasformarsi da semplice festival ad appuntamento di confronto internazionale tra identità culturali, turistiche e gastronomiche; l’invito degli amministratori, imprenditori e delle associazioni impegnate nel festival è “Venite nelle Marche!”.

Il “Tipicità” che taglia il traguardo del quarto di secolo è, secondo il direttore Angelo Serri, pronto ad esplorale il futuro ed a rappresentare un punto di rinascita per le tante eccellenze del territorio.

In questa nuova edizione del festival fermano i visitatori vivranno un’esperienza nuova, “Tipicità” sarà strutturato per aree interattive in cui si potranno vivere esperienze come la casa del futuro, attraversare un bio-garden dove toccare con mano le biodiversità, partecipare al “Marche book style” insieme a volti noti e scrittori e vivere l’esperienza della convivialità tradizionale marchigiana nell’area “I love living Marche”.

I visitatori saranno protagonisti anche nel padiglione del Fermo Forum, vero e proprio set di rappresentazioni in cui saranno coinvolti in prima persona gli spettatori, altre aree tematiche saranno dedicate alle bollicine, birre artigianali, specialità agricole ed ai prodotti biologici.

Ampio spazio per le località vittime del terremoto nella “Zona Rossa”, nome provocatorio dell’area dedicata appunto alle zone colpite dal sisma, un punto per ripartire dalle eccellenze e dalla bellezza più forti della recente sfortuna abbattutasi su queste località.

“Tipicità” non sarà però solo il padiglione, di sera a diventare protagonista è il centro storico con “Tipicità in the City” e negli spacci aziendali delle griffe fashion capaci di rendere le Marche famose nel mondo.

Una sfida, in sintesi, quella delle Marche e di quell’Italia detta minore, pronte ad aprirsi ai grandi mercati affacciatisi negli ultimi anni come Cina, Dubai, Russia e Moldova cui saranno dedicati dei momenti e al più grande mercato mondiale per eccellenza, gli USA, con cui sono previsti collegamenti.