Fermo e Provincia, contrasto alle truffe: i Carabinieri denunciano 7 persone

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FERMO E PROVINCIA – Nei giorni scorsi i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Fermo hanno intensificato l’attività di contrasto alle truffe, identificando e denunciando all’autorità giudiziaria numerosi truffatori telematici. A Servigliano i Carabinieri hanno individuato e denunciato un uomo della provincia di Monza Brianza classe 1977 che dal mese di giugno a quello di settembre 2022, fingendosi operatore di un’agenzia finanziaria, dopo aver pubblicizzato sul social media Facebook prestiti a tassi d’interesse vantaggiosi, con il pretesto di dover prima attivare e poi sbloccare la pratica di un finanziamento, dell’importo di mille euro, in favore di una 67enne di Monteleone di Fermo, aveva fatto eseguire a quest’ultima, inducendola in errore, numerosi versamenti, per complessivi 8.000,00 euro, su una carta Postepay a lui riconducibile, per poi rendersi irreperibile. A Montottone (FM) i militari della locale Stazione Carabinieri hanno invece identificato e denunciato per truffa una giovane pakistana classe 1994, senza fissa dimora. La ragazza, nel mese di ottobre 2022, con il pretesto di vendere on-line un telefono I-Phone a uno studente del posto, si era fatta accreditare da quest’ultimo, tramite conto corrente “Mooney” a lei riconducibile, la somma di circa 400,00 euro, per poi rendersi irreperibile. Analoga situazione a Montegiorgio dove i Carabinieri hanno identificato e denunciato per truffa un napoletano classe 1960 che, nel mese di gennaio 2023, con il pretesto di vendere on-line un telefono I-Phone 11 a un 40enne di Fermo, si era fatto accreditare da quest’ultimo, tramite versamento su carta “Mooney” a lui riconducibile, la somma di 200,00 euro, per poi rendersi irreperibile. Ancora un tentativo di truffa a Montegranaro dove i militari della locale Stazione hanno denunciato una donna padovana amministratrice di una societa’ di servizi energetici. Tale societa’ aveva fatto recapitare a un uomo del posto (che aveva poi formalizzato querela) nr. 4 fatture per fornitura di energia elettrica in favore di altrettante unita’ immobiliari riconducibili al denunciante, senza che costui avesse mai stipulato alcun contratto telefonico con detta società. In tal senso si richiama l’attenzione alle continue telefonate operate da call center, che spesso, spacciandosi per fornitori ufficiali inducono ad effettuare dei cambi contrattuali senza rispettare le procedure previste e spesso frodando l’interlocutore. Ancora truffe telematiche sempre a Fermo dove i militari della Stazione hanno identificato e denunciato un altro napoletano pregiudicato classe 1985. I Carabinieri dopo l’attenta analisi di documentazione bancaria e tabulati telefonici, identificavano l’uomo come colui che, dopo aver posto in vendita, mediante inserzione sulla piattaforma digitale marketplace di “Facebook”, una consolle per videogiochi “playstation 4”, per un valore di 140 euro, con artifici e raggiri induceva la vittima all’acquisto, richiedendo ed ottenendo l’accredito dell’intera somma tramite bonifico su carta Postepay, senza di fatto inviare la merce e rendendosi poi irreperibile. Altra truffa a Porto San Giorgio, ai danni di un residente. Questa volta i Carabinieri, in sinergia con i colleghi di Torre del Greco (NA) e Terzigno (NA), attraverso accurata attività investigativa sono riusciti a identificare e denunciare per truffa e sostituzione di persona due pregiudicati campani classe 1955 e 1980. I due, dapprima fingendosi dipendenti della Banca BPER, e successivamente riuscendo ad impossessarsi delle credenziali di accesso del conto corrente della vittima prelevavano indebitamente una somma di denaro pari a 1.200 euro, utilizzandola, successivamente, per l’acquisto di criptovalute. Si raccomanda ancora una volta la massima attenzione soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, l’Arma dei Carabinieri non richiede mai denaro per risolvere controversie, né tantomeno gli Uffici Postali. Nel dubbio è sempre necessario contattare i numeri di emergenza 112 e chiedere supporto ai Carabinieri o, come nell’ultimo caso, avvalersi dei numeri verdi ufficiali degli Istituti di credito di riferimento al fine di ottenere riscontri ufficiali.