Fano, variante Gimarra: oltre 1200 firme contro il progetto

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Il Comitato ritiene il progetto scellerato in quanto impattante dal punto di vista ambientale, paesaggistico e idrogeologico

FANO – Cresce il malcontento per la variante Gimarra, il prolungamento dell’Interquartieri che dalla rotatoria di via Aldo Moro (la terza, partendo da via Roma) sbucherà sulla Statale 16, poco prima dell’hotel Riviera. Poco meno di un mese fa il voto favorevole del consiglio comunale, dopo che la giunta Seri ad inizio agosto aveva deciso di investire i 20milioni di euro della Regione in questa opera. C’è rabbia nel quartiere. Si respira e si nota, nonostante c’è chi continua a strappare i drappi rossi esposti per protesta degli abitanti, contrari alla scelta individuata dalla giunta per collegare Fano a Pesaro. Il malcontento corre di pari passo sul web, dove è stata promossa anche, su change.org, la petizione dal titolo chiaro e significativo: “A rischio la poca natura rimasta. Rivedere il prolungamento dell’Interquartieri”, che è stata diretta alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche. Oltre 1200 firme, alle quali vanno sommate quelle apposte nei moduli cartacei.

«E’ un grande successo – evidenziano gli esponenti del comitato – considerando che la petizione non è iniziata nemmeno da un mese e durante la stagione estiva i cittadini sono un po’ meno attenti a certe questioni. Questa ottima adesione ci spinge a continuare con ancor più determinazione per contrastare un progetto scellerato. Ricordiamo che si può firmare oltre che sul web anche all’agriturismo agricampeggio Prato dei grilli e al negozio del commercio equo di Mondo solidale in corso Matteotti».

Il progetto attraversa aree ancora verdi della città. L’opera incontra nel suo percorso, come è scritto nello studio di fattibilità, “una serie di ville di pregio”, e prevede la realizzazione di tre rotatorie, di cui una molto grande davanti alla chiesa del Carmine e la costruzione di due gallerie, una artificiale ed una naturale.

«Una scelta sciagurata che non risolve i problemi, ma bensì va a distruggere dal punto di vista paesaggistico una vasta zona. Un’opera che prevede sbancamenti in zona franosa e con enormi problemi idrogeologici, paesaggisticamente bellissima e ambientalmente fragile».

C’è un altro aspetto importante che il comitato intende evidenziare: «I 20 milioni sono stati dati per consentire a tutti i cittadini di Fano di raggiungere il futuro ospedale di Muraglia, non per realizzare una strada cittadina che ributta il traffico prima dell’ex Hotel Riviera».

E’ stata scelta la variante Gimarra, tra le quattro ipotesi oggetto dello studio tecnico-economico, redatto dal dirigente dei Lavori pubblici Sandro Sorbini, secondo il comitato non affatto la migliore: «C’erano soluzioni molto meno impattanti dal punto di vista ambientale, paesaggistico e idrogeologico e che sarebbero costate meno, come la strada che affianca l’autostrada». Infine una frecciata alla giunta comunale: «Nel programma politico dell’attuale maggioranza questa opera era ritenuta sbagliata. E un anno fa l’hanno confermato in consiglio comunale. Improvvisamente un mese fa hanno cambiato idea, se ne assumano le responsabilità!»