Escoffery, Davis, Conte e Dudli al Teatro Goldoni di Corinaldo

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Escoffery, Davis, Conte e Dudli al Teatro Goldoni di Corinaldo domenica 8 novembreCORINALDO (AN) – Domenica 8 novembre alle ore 21:15, presso il Teatro Goldoni di Corinaldo (Ancona), si esibirà il quartetto composto da Wayne Escoffery, sax tenore; Xavier Davis, pianoforte; Lorenzo Conte, contrabbasso; Joris Dudli, batteria. Questo quartetto paritario ha un nome ben preciso, che rimanda subito a un patrimonio fondamentale nella storia del jazz. D’altronde tutti i suoi componenti sono musicisti esperti e orientati verso uno stile di riferimento assoluto.

Wayne Escoffery è uno dei più stimati sassofonisti della penultima generazione. Nato a Londra nel 1975, si trasferisce da bambino negli Stati Uniti. Qui entra all’Hartt School, dove ha modo di studiare per quattro anni con il grande Jackie McLean. Dopo la laurea (con lode), si specializza al Thelonious Monk Institute of Jazz Performance di Boston, e gira in tour con Herbie Hancock. Dal 2000 moltissime sono le sue collaborazioni: Eric Reed, Mingus Big Band, Bill Charlap, Eddie Henderson, Jimmy Cobb, Ben Riley’s Monk Legacy Septet, Abdullah Ibrahim, Mary Stallings, Laverne Butler, il quintetto di Tom Harrell, che forse gli ha dato la maggiore fama. Ha inciso anche da leader, dirige proprie formazioni, e il suo range espressivo tiene sempre conto della tradizione, pur muovendosi stilisticamente nella più attuale modernità.

Al suo fianco ascolteremo l’eccellente pianista Xavier Davis, sideman di lusso in oltre cinquanta dischi accanto a Betty Carter, Freddie Hubbard, Christian McBride, Tom Harrell, Regina Carter, Wynton Marsalis, Nat Adderley. Xavier è attualmente professore associato di piano jazz all’Università di Stato del Michigan, dopo aver insegnato per sei anni alla prestigiosa Juilliard School di New York.

E infine, a dimostrazione ulteriore dell’universalità del linguaggio jazzistico, la ritmica è completata da due navigati musicisti europei, l’italiano Lorenzo Conte, di provata affidabilità in ambito bop e post-bop, e lo svizzero Joris Dudli, la cui versatilità gli ha permesso di entrare nei gruppi più svariati, ma non gli ha impedito di guidare situazioni con progetti specifici, come un nuovo sestetto dedicato al leggendario trombonista Curtis Fuller.