E poi dove andremo a parare, a dirci che le cose accadono per sbaglio o senza senso.
Le stagioni si succedono ciclicamente, gli affari riprendono e scemano, il sangue e l’oro non riescono a farci sentire importanti perché non accogliamo fino in fondo la nostra natura: essenza mortale divina fatta ad immagine e somiglianza di un Dio che morendo sulla Croce ci ha donato il Paradiso.
Ci ha donato la vita eterna se liberamente scegliamo di seguire Lui e i Suoi insegnamenti, i Suoi Santi, Sua Madre.
Da chi andremo a chiedere affetto se ogni linea si incurva, ogni regola è infranta, la guerra si alimenta, le bugie ci invadono. Dove andremo se le ombre non si schiariscono alla luce, se ogni divisione è lecita perché io ho necessità di e l’altro deve attendere, attenersi.
Le città piene di cicale, afa e musica, estate rovente facci rientrare in te, nel ventre di un fuoco che solo può sanare le viscere, che solo chiede di spargere la sua passione che non si cancellerà mai.
Monica Baldini