Coronavirus, migliora la situazione alla Fondazione Città di Senigallia

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SENIGALLIA – “É in netto miglioramento la situazione legata al coronavirus che si era sviluppata, nonostante gli sforzi per evitarla, anche all’interno della Fondazione Città di Senigallia. Grazie alla professionalità degli operatori e alle misure intraprese dall’amministrazione – come i tamponi eseguiti a ospiti e personale della struttura e l’isolamento dei casi anche solo sospetti – si è riusciti a contenere l’epidemia che sta ancora causando effetti devastanti in tutto il mondo.

Dall’inizio dell’emergenza globale, la residenza protetta di via del Seminario ha avuto 15 ospiti positivi al Sars-CoV2 per i quali è stato disposto l’isolamento e il tampone nasofaringeo al primo sintomo sospetto di covid-19. Cinque ospiti sono stati ricoverati nell’adiacente ospedale di Senigallia per poter offrire le migliori cure possibili: ciononostante, tre di essi sono deceduti per la malattia covid-19; mentre altri due sono deceduti, sempre in ospedale, per altre cause ma con il covid-19.

Altri sette sono guariti dal coronavirus che ha interessato in maniera molto pesante anche la regione Marche: per loro si è concluso il periodo di isolamento. Attualmente un solo ospite risulta positivo mentre altri due sono negativi al primo tampone. Dunque, con una sola persona positiva su un totale di 49 ospiti, l’augurio è di diventare una residenza protetta covid-free.

Migliora la situazione anche per quanto riguarda il personale: nove persone sono risultate positive al Sars-CoV2 (cinque infermieri professionali, tre operatori socio sanitari, un manutentore). Altre otto persone erano invece in malattia e, prima del rientro nella residenza protetta, sono stati eseguiti i tamponi con esito negativo. Per far fronte a questa situazione sono stati assunti quattro operatori, segno dell’attenzione della Fondazione Città di Senigallia a che non venisse meno la cura e la professionalità nei confronti delle persone fragili ospitate nella struttura.

Cura e attenzioni che si sono tradotte, anche su indicazione della sanità regionale, nel divieto per i parenti di visitare i propri cari: una misura mal vista inizialmente ma che, col senno di poi, ha mostrato tutta la sua importanza. Basti guardare ad alcune realtà nel nord Italia per comprenderlo.

L’emergenza però non può dirsi conclusa, non si deve fare l’errore di abbassare la guardia: per questo motivo le visite sono ancora vietate: la massima prudenza è fondamentale per risolvere questa situazione, lontana dalla normalità a cui speriamo di tornare presto”. Si apprende da una nota della Fondazione Città di Senigallia.