Corinaldo celebra la “Giornata della Memoria”: ecco le iniziative

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Tre incontri online ideati dalla sinergia tra il Comune di Corinaldo, l’Istituto Comprensivo di Corinaldo e la Biblioteca comunale.“Ricordando l’Olocausto decidiamo di essere contro ogni persecuzione e discriminazione

CORINALDO – Il Comune di Corinaldo in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Corinaldo e la Biblioteca comunale celebra, con tre incontri online, il Giorno della Memoria, una ricorrenza internazionale che cade il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Il 27 gennaio, è il giorno in cui, settantasei anni fa, nel 1945, le truppe dell’ Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, rivelando per la prima volta a tutto il mondo l’orrore del genocidio nazifascista. Il 27 gennaio è il giorno scelto nel 2005 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per celebrare la liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto.

«Vogliamo partire da due elementi importanti: le giovani generazioni e i libri, per onorare e coltivare la tradizione della memoria e far sì che, anno dopo anno, il 27 gennaio non sia solo una semplice celebrazione istituzionale, ma una vera e propria occasione condivisa di impegno civile e culturale.- la riflessione corale del sindaco di Corinaldo, Matteo Principi e l’assessore alla Cultura, Giorgia Fabri.- Ricordando l’Olocausto decidiamo di essere contro ogni persecuzione e discriminazione. E’ doveroso e quanto mai importante che la memoria sia a servizio del presente, che sia antidoto contro i nuovi semi del male, nuovi odi, nuove separazioni, poiché dobbiamo sempre più lavorare per essere una comunità libera, pacifica e che si indigna ancora e si impegna per i popoli e le persone che ancora oggi subiscono violenze o guerre.»

Tre incontri in videoconferenza due dei quali dedicati a bambini e ragazzi, articolati in due parti: una di ascolto e interazione con gli studenti, l’altra come attività di gruppo da condurre in classe in forma di laboratorio. I primi due appuntamenti prendono spunto da libri della scrittrice Guia Risari, che condurrà gli incontri: venerdì 29 gennaio alle ore 10.00 “Storie della tradizione ebraica: racconti vicini e lontani”, pensato per le classi 5° della scuola primaria, prevede la narrazione di una selezione di racconti volti a illustrare le storie meno note della cultura ebraica, caratterizzate da risvolti filosofici, aspetti insoliti e note di umorismo. L’incontro online farà da spunto per un breve percorso di scrittura creativa

Sabato 30 gennaio alle ore 10.00 “La porta di Anne”, pensato per le classi 3° delle medie, racconta, da un punto di vista inconsueto, le ultime ore di vita di Anna Frank e dei suoi compagni, nel loro alloggio segreto, con l’intento di offrire stimoli per la riflessione su importanti temi, come l’odio razziale, l’antisemitismo, l’olocausto. L’incontro online sarà concluso da un momento di riflessione comune, durante il quale i ragazzi saranno invitati a redigere una “Carta per una società più giusta”.

Il terzo appuntamento, venerdì 29 gennaio alle ore 18.00 “Shoah per bambini-Libri e approcci per parlare del genocidico”, è un percorso di formazione volto a fornire un supporto, a insegnanti e formatori, nella conoscenza dell’ampio panorama della letteratura per ragazzi sul tema della Shoah. Guia Risari passerà in rassegna i libri più significativi per l’approccio con bambini e ragazzi, per facilitare la comprensione di argomenti tanto complessi e delicati, in modo da fornire un valido aiuto nella selezione delle migliori risorse narrative, da utilizzare a seconda del contesto e dell’età degli studenti. Incontro in streaming disponibile sulla pagina Facebook “Biblioteca Comunale di Corinaldo” (@bibliotecacomunalecorinaldo).

Guia Risari, scrittrice, filosofa, formatrice, è laureata in Filosofia Morale e specializzata in Modern Jewish Studies alla Leeds University con una tesi di M.A. sull’antisemitismo italiano. Autrice di saggi, romanzi, racconti e numerose storie per bambini, scrive e pubblica in quattro lingue. Lavora con case editrici, riviste, compagnie teatrali, radio e quotidiani. Interviene con laboratori e corsi di scrittura e lettura. Tiene conferenze e formazioni in scuole, università, biblioteche, librerie, festival.

«Come Amministrazione Comunale abbiamo ritenuto importante far interagire tre capisaldi della nostra città: la scuola, la biblioteca e la comunità, proponendo i libri come veri e propri strumenti di conoscenza e di orientamento per i giovani, soprattutto in questi tempi di complessità e di incertezza. Un percorso, quello con Guia Risari, che non è puro esercizio di memoria ma, coinvolgendo anche le scuole, incide sul presente, perché “educare” significa prepararsi al mondo. Un ringraziamento va quindi al mondo scolastico e alla comunità che ci consente di alimentare pensieri che sono sempre i precursori di ogni azione.»– concludono sindaco e assessore.

«Il Giorno della Memoria è una fantastica occasione da utilizzare all’interno del processo di apprendimento delle nostre studentesse e dei nostri studenti delle scuole secondarie di primo grado ma anche della primaria e perché no, anche dell’infanzia.- le parole del dirigente scolastico, Simone Ceresoni- Un’opportunità per far sviluppare quella competenza chiave nella cittadinanza europea che è la conoscenza critica e consapevole quindi la capacità per le cittadine e i cittadini del futuro, che noi proviamo a educare, istruire e formare, di riconoscere sempre dov’ è il bene, dov’è la bellezza e di sviluppare un profondo senso di umanità. Imparare a sapersi mettere nei panni dell’altro che ci sembra così diverso ma in realtà l’altro siamo noi. Noi siamo gli altri.

Se ci fosse stata questa competenza durante la Seconda Guerra Mondiale, quel percorso tragico e disumano dell’Olocausto non ci sarebbe mai stato; ci sarebbero stati molte più donne e molti più uomini che avrebbero riconosciuto il dramma e l’orrore della persecuzione e dell’uccisione di milioni di ebrei. L’invito che ho fatto ai miei docenti è stato quello di utilizzare questo momento, oltre che per trasmettere i giusti e necessari approfondimenti dal punto di vista storico, per far acquisire quella competenza, quella consapevolezza della conoscenza critica che la donna e l’uomo di questo secolo hanno bisogno di avere, per poi orientarsi in un mondo che cambia repentinamente. Un mondo così complesso dove il tema della diversità e il pericolo dell’intolleranza, del pregiudizio, della xenofobia sono assolutamente dietro l’angolo.»