Corinaldo, Coronavirus: gli aggiornamenti e le considerazioni del sindaco

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CORINALDO – Il Sindaco  di Corinaldo Matteo Principi affida alla seguente nota le sue considerazioni sulla situazione determinata dall’emergenza sanitaria da Coronavirus e ribadisce l’importanza di rispettare le norme anti contagio:

In questi giorni, sulla stampa locale, è stata data evidenza alla preoccupante avanzata della pandemia in tutta la nostra vallata.

Come è noto anche il nostro comune non è libero da questo virus e ad oggi, 12 novembre, registra 8 casi accertati e un caso nella nostra scuola materna.

Oggi alcuni dei nostri bambini sono in casa, in isolamento fiduciario. Non hanno alcuna responsabilità e a volte sono i più attenti alle regole, ma ne stanno pagando le conseguenze.

Fin dall’inizio di questa seconda ondata pandemica, abbiamo scelto di non distribuire “bollettini di contagiati” come oramai siamo abituati ma di dare comunicazione immediata in caso di significative variazioni. Come fatto in questi ultime giorni.

Il dato numerico in sé può in parte esorcizzare la paura (legittima) che la diffusione del virus sta generando in tutti noi, ma l’esasperazione comunicativa crediamo possa accentuare quel senso di allarme e di scoramento che, soprattutto per le persone più fragili, può essere molto pericoloso.

In questo ultimo mese in cui i dati a livello nazionale sono decisamente peggiorati, Corinaldo ad oggi può certificare solo pochi casi di positività. Lo interpretiamo come un segnale di attenzione e sensibilità verso la delicatissima situazione che attraversiamo.

Una cura che la Comunità tutta riserva verso se stessa.

Ma Corinaldo non è un’isola e come tale vive in simbiosi con tutto il territorio, dove i numeri sono preoccupanti.

Come comunità dobbiamo continuare a tenere alta attenzione e rispettare tutte le regole che conosciamo per prevenire il contagio. Basta una cena fra amici per accendere un focolaio difficile da controllare, o un’imprudenza in luogo pubblico.

La salita per uscire da questa situazione è ancora molto ripida, ma la storia stessa della nostra Corinaldo ci insegna che insieme siamo destinati a “tornare a vivere”.