Consiglio comunale di Macerata: i lavori prima della pausa estiva

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Comune di Macerata logoMACERATA – Il consiglio comunale ha approvato lunedì 24 luglio, ultima seduta prima della pausa estiva, il conto consuntivo 2016 e il bilancio preventivo2017/19 dell’Istituzione Macerata Cultura, Biblioteca e Musei, illustrato dall’assessore Marco Caldarelli. A favore 16 voti della maggioranza, contrari 3 contrari (FI) e 3 astensioni (M5S e Città Viva) Il rendiconto dell’Istituzione Macerata Cultura si è chiuso con un avanzo di 50mila euro, il bilancio preventivo impegna 215mila euro per l’anno 2017, 207mila per il 2018 e 207mila per il 2019.

Con i voti della maggioranza e l’astensione della minoranza è passato anche il provvedimento relativo alla definizione agevolata delle controversie tributarie e il relativo regolamento. Via libera anche per l’adeguamento statutario della TASK e all’adeguamento alla nuova normativa dello statuto del Centro Agro Alimentare, primo passo – è stato auspicato – per una riforma di questa importante struttura economico-commerciale per il nostro territorio (contrari Fratelli d’Italia-AN, Città Viva e FI, astenuti M5S).

Il Consiglio inoltre ha respinto, in quanto non pertinente,  l’osservazione presentata da un privato riguardo alla variante al PRG per la riduzione delle aree edificabili a Villa Potenza, che diventano ora aree agricole, e la rimodulazione del PL11 e IDEC 7 a Corneto per realizzare rotatoria e marciapiedi, come spiegato dall’assessore Paola Casoni. Due temi importanti ha detto il sindaco Carancini che fanno parte dell’impegno preso dall’Amministrazione con la popolazione interessata. Favorevoli anche le opposizioni (ad eccezione di FI), perché riduce la cementificazione del territorio e migliora la vivibilità di un quartiere. Dalle minoranze è venuto anche l’auspicio che sia affrontato il problema viabilità. A questo proposito il sindaco ha annunciato che sta lavorando per poter convocare la conferenza dei servizi per la bretella Montanello Villa Potenza entro l’anno e avviare il cantiere entro il 2019.

Approvata all’unanimità, con emendamento, la mozione di Andrea Marchiori e Riccardo Sacchi di FI, per il monitoraggio della qualità ambientale nelle zone circostanti al Cosmari, occasione di ampio dibattito sulla situazione attuale e futura dell’impianto di smaltimento dei rifiuti (interventi di Boccia e Messi M5S, Valentini di Sinistra per Macerata Bene Comune, Tacconi Udc, Menchi e Ottaviani del Pd, dell’assessore all’ambiente Iesari e del sindaco Carancini).

Con la mozione il Consiglio comunale  impegna l’Amministrazione affinché chieda all’assemblea dei soci del Cosmari di ripetere lo studio clinico effettuato all’epoca dell’incendio per avere un più ampio periodo di osservazione e per raccogliere maggiori notizie cliniche relativamente al periodo in cui ha funzionato l’inceneritore, sollecitando anche un “maggiore impegno nel controllo delle emissioni odorigene dovute al funzionamento dell’impianto di compostaggio attuale”. La discussione è stata un’occasione per ripercorrere le vicende del Cosmari, compreso l’incendio del 2015 e la chiusura dell’inceneritore in una sorta di filo rosso su un tema sempre attuale.

Nel dibattito si è guardato anche al futuro dell’impianto consortile, una struttura importante anche in questa fase post sisma, che ha fatto emergere una sua peculiarità positiva rappresentando un unico gestore pubblico cui affidare lo smaltimento delle macerie. Nell’agenda delle azioni future relative al Cosmari, ha detto il sindaco Carancini, c’è la tariffa puntuale, prossimo punto da inserire nella programmazione delle attività; l’utilizzo dell’attivo di bilancio, cioè se destinarlo alla riduzione della tariffa smaltimento rifiuti o agli investimenti; l’individuazione della nuova discarica dopo la chiusura di Cingoli e ancora l’equo indennizzo per i comuni circostanti al Cosmari, in cui Macerata – ha detto Carancini – è stata finora penalizzata.