Comunali: a Pesaro Matteo Ricci verso la riconferma al primo turno, idem Gambini a Urbino

101

PESARO – Non ha nascosto la propria commozione Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, che ha ormai in tasca la riconferma al primo turno: ad oltre metà dei seggi scrutinati, viaggia oltre il 57% dei consensi. “Ringrazio tutti” ha detto in un breve incontro con la stampa, rinviando a domani l’analisi del voto.

A commuovere Ricci, lo scarto di circa 30 punti tra il voto delle europee, che ha visto la Lega primo partito in città, e quello delle amministrative, dove invece il primo cittadino uscente, presidente di Autonomie Locali Italiane e responsabile Enti locali del Pd, sostenuto da una decina di liste (tra cui molte civiche), ha prevalso agevolmente. Molti anche i voti disgiunti in suo favore.

Deluso invece l’avversario sconfitto, Nicola Baiocchi (Fdi), sostenuto dal centrodestra, arrivato quasi al 30%. “Dopo avere visto i risultati del voto alle europee ci siamo illusi – ha ammesso – l’esito delle amministrative ci ha riportato alla realtà”. Esito che vede la Lega, sinora inesistente a Pesaro, assestarsi al 15%.

A Fano sarà ballottaggio tra Lucia Tarsi e il sindaco uscente Massimo Seri. Quest’ultimo ha ringraziato gli elettori con un videomessaggio su Facebook. A Urbino e’ ormai quasi sicura la riconferma del sindaco Maurizio Gambini al primo turno (54,19% con 14 su 20 sezioni scrutinate). “Una vittoria – ha dichiarato Gambini, sostenuto dal centrodestra e da Vittorio Sgarbi – ancora più grande di quella del 2014, perché adesso gli elettori sapevano per chi votavano. Il tentativo di riprendere la città a fini personali non è andato bene. Ciò rappresenta la sentenza definitiva per Londei (ex sindaco di Urbino, in corsa con alcune liste, in contrasto con il candidato del centrosinistra) e Crespini. Abbiamo liberato la città e abbiamo la possibilità di sviluppare questo territorio come merita”.

Spoglio a rilento per le comunali ad Ascoli Piceno, dove si configura un duello tra i due candidati del centrodestra: Marco Fioravanti di Fratelli d’Italia, indicato dal tavolo nazionale, e Piero Celani, Forza Italia, alla guida di un gruppo di ‘ribelli’. Con 16 sezioni scrutinate su 52, Fioravanti è al 40%, Celani al 21%, il candidato del Pd e del centrosinistra Pietro Frenquellucci al 16%. “Andiamo al ballottaggio con serenità – dice Fioravanti – Da una parte c’è chi vuole portare indietro la città e tenerla ferma e dall’altra un gruppo dirigente che vuole invece rinnovare”.