Regione, ciclopedonale sul Tronto: il Provveditorato di Ancona nuovo soggetto attuatore

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Casini: “Incarico condiviso con l’Abruzzo per accelerare la realizzazione dell’opera”

ANCONA – Il provveditorato interregionale Opere pubbliche di Ancona è il nuovo soggetto attuatore del collegamento . Subentrerà alla provincia di Teramo. Le Regioni Marche e Abruzzo hanno concordato di assegnare l’incarico all’Ufficio periferico del ministero delle infrastrutture e dei Trasporti del capoluogo marchigiano “per accelerare le procedure amministrative di rilascio delle autorizzazioni, concessioni, permessi e nulla osta necessari alla realizzazione dell’opera”.

La Giunta regionale ha approvato oggi lo schema di accordo istituzionale che andrà sottoscritto tra Provveditorato e le due Regioni. In una fase avanzata dell’intervento, verrà rinnovato il protocollo del 2016 tra Marche, Abruzzo, Province di Ascoli Piceno e Teramo, Comuni di San Benedetto del Tronto e Martinsicuro, che incaricava la Provincia di Teramo.

Il progetto di fattibilità utilizzato dal Provveditorato rimarrà quello predisposto da Teramo che stima un costo complessivo di 2,2 milioni di euro: 1,1 a carico di ciascuna Regione.

A seguito di incontri tra i sottoscrittori dell’intesa e di approfondimenti tecnici, si è ritenuto opportuno individuare la sede di Ancona come soggetto responsabile dell’attuazione del progetto, che rientra nell’ambito della Ciclovia nazionale Adriatica e di cui le Marche sono capofila delle sei Regioni interessate – spiega la vicepresidente Anna Casini – La scelta ha motivazioni esclusivamente amministrative, condivise tra tutti i sottoscrittori dell’accordo, con l’obiettivo di concludere l’intervento nel più breve tempo tecnico possibile”.

Ancona è sede del coordinamento del Provveditorato Opere pubbliche Toscana, Marche Umbria. Come soggetto attuatore, curerà le funzioni di Centrale di committenza e di Committenza ausiliare per la progettazione, realizzazione e collaudo del ponte ciclopedonale sul Tronto. Una infrastruttura strategica di collegamento tra le piste ciclabili di Marche e Abruzzo che rientra nella Ciclovia Adriatica, lunga 1.300 chilometri, da Chioggia (Veneto) al Gargano (Puglia).

Approvata la convenzione con ministero Infrastrutture per l’utilizzo di 29,2 milioni destinati alle ciclovie marchigiane

La Giunta regionale ha approvato lo schema di convezione con il ministero delle Infrastrutture per destinare alle ciclovie marchigiane i 29,2 milioni del Fondo sviluppo e coesione già assegnati alla Regione.

A seguito delle rimodulazioni richieste, le risorse saranno utilizzate per il ponte ciclopedonale sul Chienti (2 milioni – Ciclovia Adriatica), sul Cesano (2 milioni – Ciclovia Adriatica), per l’intervalliva del Metauro (4,5 milioni), del Foglia (3,5 milioni), dell’Esino (7,1 milioni), dell’Aso (3,3 milioni), del Tenna (3,3 milioni), per il collegamento dal ponte sul Tronto al Parco naturale della Sentina (1,5 milioni) e per la ciclovia Pesaro-Unione Pian del Bruscolo (2 milioni).

“Vogliamo assicurare il sollecito utilizzo delle risorse disponibili – afferma la vicepresidente Anna Casini – Per questo abbiamo condiviso con il Ministero lo schema di convenzione allo scopo di realizzare gli interventi destinati alla mobilità sostenibile urbana. La scelta della Regione è quella di spingere sulle infrastrutture dolci che contribuiscono a ridurre l’inquinamento delle città, nell’ambito della programmazione della rete ciclabile regione che collegherà l’entroterra alla costa e alla Ciclovia nazionale Adriatica”.