Camerino, “Dalla polvere alla luce: l’arte recuperata”

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Dal 10 maggio al 3 novembre, presso la Chiesa del Seminario e  nel deposito attrezzato “Venanzina Pennesi”,  l’esposizione di opere  significative  del Quattrocento camerte e della storia artistica della città e dell’Arcidiocesi

CAMERINO – Venerdì 10 maggio, alle 16,30, sarà inaugurata la mostra Dalla polvere alla luce: l’arte recuperata, promossa dall’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche e dal Comune di Camerino e realizzata con il contributo della Regione Marche.
L’esposizione durerà dal 10 maggio al 3 novembre 2019 ed è allestita in parte nella Chiesa del Seminario, unica chiesa agibile di Camerino, e in parte nell’adiacente deposito attrezzato “Venanzina Pennesi”, che verrà aperto al pubblico per l’occasione grazie al finanziamento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche.

E’ un piccolo, ma preziosissimo spazio dove verranno accolte e rese fruibili circa trenta opere, recuperate grazie anche ai Carabinieri del Nucleo Tutela Beni Culturali e ai Vigili del Fuoco, che si sono adoperati con tenacia e determinazione per mettere in salvo le opere d’arte della città di Camerino e del territorio dell’Arcidiocesi.
Il percorso che ha portato al concretizzarsi di questo progetto è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale che, fin da subito, volendo che le opere d’arte restassero a Camerino, ha lavorato in sinergia con le istituzioni affinché si restituisse alla comunità un luogo in cui fruire parte del patrimonio artistico della città e del territorio.
L’Arcivescovo Francesco Massara ha accolto con generosità tale progetto in quanto, pur se da poco insediato, ha subito compreso quanto questo patrimonio ereditato da un passato ricco di storia, arte, cultura rappresenti l’identità più profonda di un popolo e dell’intera civiltà appenninica.
“Impegnarsi nel progettare un evento, piccolo ma enorme se si considera la devastazione del sisma, che possa mostrare poche ma importanti opere, simbolo della volontà di ricominciare – spiega Barbara Mastrocola, direttrice del museo diocesano e curatrice delle collezioni civiche – è un segno forte e molto significativo per la nostra comunità, nonostante la chiusura dei musei e di tutte le chiese della città”.

Per questa occasione è tornata a Camerino, dopo il restauro, la Macchina processionale (detta Nuvola) della Madonna duecentesca del Santuario di Santa Maria in Via. L’opera è stata per 10 mesi al Museo diocesano “Mons. Aurelio Sorrentino” di Reggio Calabria, che ha promosso il progetto di restauro dell’opera, nato per iniziativa di due restauratori calabresi di acclarata competenza e fama – Sante Guido e Giuseppe Mantella – che a titolo gratuito hanno offerto la propria professionalità per il restauro di un prezioso e pressoché inedito manufatto di oreficeria sacra sei-settecentesco.
Gli esiti di questo restauro verranno poi presentati nel corso di apertura della mostra, in uno degli appuntamenti previsti fino a novembre dedicati al racconto di storie di opere recuperate dal sisma.

La mostra, aperta dal venerdì alla domenica (con il seguente orario dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19) prevede l’esposizione delle opere tra le più significative della cultura figurativa del Quattrocento camerte e tra le più emblematiche della storia artistica della città e dell’Arcidiocesi.
Verranno inoltre esposte quelle opere che sono state restaurate grazie a generosi sponsor come l’Istituto Superiore per la conservazione e il restauro di Roma, il comitato ArteproArte.org, il Rotary club, Archeoclub di Fano, l’Associazione Italia Nostra, UNPLI Lombardia, ANCI Marche e Rotary Club facenti parte dell’Area Toscana 1 del R.C.I.
Nel corso dell’apertura della mostra, come già accennato, saranno presentati i loro restauri con incontri specifici che saranno programmati e divulgati nei prossimi giorni.

ALCUNE OPERE ESPOSTE

Opere esposte provenienti dal Museo diocesano “G. Boccanera” di Camerino
Sant’Anatolia
Maestro dei Magi di Fabriano
Ultimo terzo del XIV secolo
Legno intagliato e policromo
da Esanatoglia, chiesa di San Sebastiano

San Michele arcangelo, Crocifissione, San Giovanni Battista (esposta nel Museo diocesano)
Maestro del Trittico del 1454
(attivo a Perugia e Camerino tra il 1446 e il 1454)
1454
Tempera e oro su tavola
da Camerino, Cattedrale
Santa Lucia
Maestro della Madonna di Macereto
Ultimo quarto XV secolo
Legno intagliato, policromo
Camerino, fraz. Varano, chiesa di Santa Lucia

Annunciazione; l’Eterno e due angeli (timpano)
Martirio di San Sebastiano (predella)
Luca Signorelli (attr.)
(Cortona 1450? – 1523)
1491-1494 circa
Olio su tavola
da Pioraco, oratorio del Santissimo Crocifisso

Opere esposte provenienti dalla Pinacoteca civica di Camerino
Giovanni Angelo d’Antonio
Annunciazione e Cristo in Pietà
1455
Tempera su tavola
Provenienza: Piegusciano di Camerino, Convento della Santissima Annunziata di Camerino
Girolamo di Giovanni
Madonna della Misericordia tra San Giovanni e San Sebastiano
1463
Tempera su tela
Provenienza: Fiastra, chiesa di San Martino di Tedico

Stendardo: Madonna col Bambino (recto), S. Venanzio (verso)
1520-1525 circa
Venanzio da Camerino e/o Piergentile da Matelica
(Venanzio: documentato dal 1528 al 1530; Piergentile: documentato dal 1515 al 1530)
Olio su tavola centinata, 174 x 97
Inv. 26
Provenienza: Camerino, Ospedale di Santa Maria della Misericordia

Assunzione della Vergine
Simone e Giovan Francesco De Magistris
1562
Olio su tela, 250 x 210
Inv. 27
Provenienza: ignota

Opere esposte provenienti dalle chiese dell’Arcidiocesi di Camerino –San Severino Marche

Maestro della Madonna di Macereto
Madonna in trono col Bambino
Ultimo quarto del XV secolo
Legno intagliato e policromo, altezza cm 115,
Visso, Museo Civico fino al terremoto del 24 agosto del 2016
Provenienza: Santuario di Macereto

Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio
Conversione di San Paolo
1700 ca
Olio su tela, cm 241 x 183
Fiastra, chiesa parrocchiale dei Santi Lorenzo e Paolo.

Maestro della Madonna di Macereto
(Lucantonio di Giovanni Barberetti?)
Madonna col Bambino
1475- 1480
Camerino: dal Santuario della Vergine di Valpovera

Valentin de Boulogne
San Giovanni Battista
ca.1628-29
Olio su tela, cm 130 x 90
Provenienza: Sacrestia della Chiesa di Santa Maria in Via fino al terremoto del 26 ottobre del 2016