Buona Festa di Ognissanti di Monica Baldini

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È come un richiamo, che latente si fa sentire e non molla fin quando non lo espii o forse meglio, non lo metti in pratica e lo rendi vivo. Un richiamo bello che ti accompagna e ti sussurra dolce all’orecchio e ti batte al cuore. Ti tamburella come un fremito e ti fa pensare che è tanto, che è ora di tornare a dare sfogo e esternare un pensiero o un’emozione.

Come un’eco, ricalca dei tumulti interiori, un terremoto lieve. Sto cercando di dire che il richiamo della scrittura lo si sente arrivare e poi restare lì e riemergere, ciclicamente pacato, sottile, cauto, educato. E cosa è se non il richiamo alla creatività che preme per uscire? Penso accada nella pittura, nella scultura come nelle attività libere di divertimento o in quelle artistiche remunerate e si avvalgono dello stesso principio.

Si ascolta vibrare “un qualcosa”, lo si sente crescere e divampare, lo si incanala, lo si costruisce, lo si ritaglia e gli si dà forma e sostanza, gli si dà vita.

C’è anche una procedura ma l’esito, il risultato, l’armonia che provoca e il gemito da cui nasce è destrutturato e decontestualizzato e poi ovvio, assume attributi e colori, toni e suoni e parole, versi, mani e braccia di gesso, di creta, di marmo, tele variopinte e abiti su misura.

L’arte, il suo movimento appartiene all’artista in modo così aderente e vero quanto poi al pubblico. Come una gestazione, un parto che crea e depone a favore della bellezza che va a portare. Si mette in circolo una simbolica parte come una cellula che acquisisce licenza di rispondere agli altri di sé e del suo essere esistente.

Mi svuoto e mi riempio scrivendo e qui sta il fulcro; la vulcanica eruzione di rinascita che determina perché dona novità.

Immaginate un seme che sommerso dalla terra, senza luce, non si vede più eppure riesce a rompere e realizzare un fiore, sboccia e si offre per creare ambienti di bene. Allo stesso l’istintiva miccia che vuole creare, all’esterno si manifesta ed ecco realizza la sua vocazione, la sua atavica missione.

I Santi ce lo insegnano, fare bene, dare e creare perché la vita abbia a decorrere per meglio e più. Create e portate frutti buoni e il “vostro frutto rimanga”.

Monica Baldini