Belforte del Chienti, “La cosa giusta” di Donatella Pazzelli: oggi la presentazione

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BELFORTE DEL CHIENTI (MC) – Oggi, venerdì 18 febbraio 2022, alle ore 21.00, a Villa Pianiglioli di Belforte del Chienti nell’ambito di “Voce in festa” – libri musica e degustazioni, rassegna organizzata da Radeche Fonne, verrà presentato il libro “La cosa giusta” di Donatella Pazzelli. Introduzione a cura di Giorgio Roselli.
“La cosa giusta” è il secondo romanzo della scrittrice di Camerino, edito a marzo dello scorso anno dalla Pendragon di Bologna e recensito molto positivamente dal mensile del libro e della lettura “Leggere Tutti”.
Flavia, la protagonista della storia, è accecata dall’odio verso chi ritiene essere l’assassino di sua sorella Livia e, abbagliata dalla perfezione effimera del fidanzato Carlo, preferisce sopravvivere con scelte quasi di comodo piuttosto che cercare di vivere appieno la propria vita. Però dopo venti anni di matrimonio, Flavia è costretta a mettere in discussione il suo mondo perfetto, fatto di pura formalità e di illusoria impeccabilità, tradimenti, ipocrisie e soprattutto di violenze taciute che svelano le vere ragioni della morte di Livia.
Sotto una spessa patina di conformismo e perbenismo si cela una storia di sofferenza femminile e di abuso – come quelle che tristemente capitano nella vita vera – raccontata con passione e grazia.

Donatella Pazzelli, classe 1969, è nata, vive e lavora a Camerino. Una grande e bella famiglia alle spalle, una laurea in giurisprudenza, un’abilitazione alla professione di avvocato e dal 1993 è iscritta all’ordine dei giornalisti delle Marche. Ama il teatro e scrive per passione. Con Pendragon, nel 2015, ha già pubblicato il romanzo “Gli ulivi di Albanella.”

Radeche Fonne è un centro, è un luogo, è una casa. Vuole essere il punto di riferimento per un territorio che ha perso molto per colpa del terremoto, ma che non accetta di perdere la sua bellezza e la sua cultura. Il circolo Arci Radeche Fonne, nasce appunto dalla forza di associazioni del posto (AltraDimensione e Lu Trainanà), di portare avanti un progetto che punta alla diffusione delle “arti popolari” nel senso più ampio del termine. Teatro, musica, danza, artigianato e tutto quello che identifica la socialità di un territorio, rendendone la pratica e la fruizione accessibile a tutti, nel concetto più ampio del termine “popolare”. Come una pianta che prende il nutrimento dalle proprie RADICI (radeche), radici che resistono al gelo ed alla siccità perché PROFONDE (fonne).