Ogni città ha la sua anima, il suo Angelo difensore, la sua storia la sua tradizione la sua origine.
Così passando e sostando, si abbracciano le membra di quel luogo tanto grande quanto piccolo in un respiro, uno sguardo, nei palpiti che la trattengono e la ricorderanno.
Assisi in festa nei giorni di Pentecoste, illuminata e spogliata, unta dallo Spirito Santo e annaffiata dalla preghiera dei pellegrini in fiaccolata a Santa Maria degli Angeli, lungo i vicoli, nelle Chiese dove i Santi riposano e vivono ancora e in Cielo.
Assisi cuore verde luce per quanti sono nel buio, Assisi bella e calda, braccia tese e fulcro che sprigiona per il mondo.
Assisi come Bologna meta riparatrice.
Assisi, San Francesco, Santa Chiara e poi Carlo presto canonizzato per la gioia dei giovani, della mamma Antonia, della sua famiglia, di quanti pregano davanti il suo corpo mortale nel Santuario della Spogliazione e vedono la sua candida bellezza di ragazzo che ha tracciato la via per il Paradiso nella sua breve fulgida vita di insegnanti cristiani.
La visione di Assisi arroccata, da Santa Maria degli Angeli, rapisce e avvicina i cuori, il cuore di chi si pone in osservazione e in comunione con la bellezza senza fine che per la cittadina umbra trionfa vittoriosa.
Quanti sacerdoti, quanti laici, quanti uomini e donne di Dio in cammino ad accogliere e donare, ad evangelizzare e diffondere, quanti.
Monica Baldini