Ascoli, Premio Marche 2021: “Il tempo, lo sbaglio, lo spazio.Gino De Dominicis”

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Al Forte Malatesta dal 30 ottobre 2021 al 27 marzo 2022 l’omaggio al grande artista anconetano.Allestita anche una mostra dedicata a Cecco d’Ascoli.Curatori delle mostre Andrea Bruciati e Stefano Papetti. L’ Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche è l’Ente titolare e promotore del Premio Marche

ASCOLI PICENO – Dal 30 ottobre 2021 al 27 marzo 2022 al Forte Malatesta di Ascoli Piceno è visitabile la mostra Il tempo, lo sbaglio, lo spazio: Gino De Dominicis , un omaggio  al grande artista anconetano.L’esposizione indaga il suo sguardo utopico, la sua ironia dissacrante, il suo gusto per il paradosso, la sfida alle leggi della fisica e l’immortalità del gesto, attraverso una selezione di artisti ed opere che si muovono partendo proprio dalla poetica di De Dominicis, una delle personalità artistiche più emblematiche, misteriose e inafferrabili del secondo dopoguerra, circondato da un vero e proprio alone leggendario.

Studiato da sempre, per il mistero che evoca, a lui si sono ispirati molti artisti, le cui opere sono in esposizione al Forte Malatestiano di Ascoli Piceno. Autori di fama nazionale e oltre come Mario Schifano, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Francesco Clemente, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Maurizio Cattelan, Michelangelo Pistoletto e tanti altri, oltre ai marchigiani Osvaldo Licini, Scipione, Claudio Cintoli, Maurizio Mercuri, lo jesino Lorenzo Morri e il sanbenedettese Alessandro Fogo. Per De Dominicis basta riflettere su “Tentativo d’immortalità suicidio strategico” del 1971, esposto nelle belle sale del Forte, che di per sé merita una visita, per capire quello che è successo poi.

Mostra allestita nell’ex carcere del forte, con le caratteristiche porte con lo spioncino, come si possono ben vedere nella sala dove c’è stata la presentazione da parte di Stefano Tonti presidente dell’Amia, associazione marchigiana iniziative artistiche, che organizza il Premio Marche – Biennale d’Arte Contemporanea. Iniziativa presentata anche dal curatore Andrea Bruciati, da Stefano Papetti, curatore dell’altra mostra omaggio a Cecco d’Ascoli, anche questa con noti artisti tra Omar Galliani, Tullio Pericoli, Valeriano Trubbiani, Paolo Benvenuti e tanti altri. Ha aperto la presentazione Donatella Ferretti vice sindaco di Ascoli Piceno.

L’opera di Gino De Dominicis è centrale nel porre in relazione estetica e utopia attraverso cui si ridefiniscono concetti come libertà, desiderio, mutamento, progetto, che si sono rivelati nella contemporaneità fondamentali nella messa a punto di qualsiasi prospettiva. L’arte è il campo privilegiato in cui la coscienza utopica ha potuto manifestarsi con maggior forza e libertà per il grado di separazione e gratuità a lei attribuito. In questo senso le opere del Maestro, riflettono da un lato le inquietudini e gli smarrimenti dell’arte italiana postbellica, sin dai suoi esordi, dall’altra possono essere considerate come isole che affiorano al visibile di una realtà incompiuta, come spiega il curatore Andrea Bruciati: «Sono dimostrazione della pienezza inesausta dell’attesa, intenzione di ciò che è realmente possibile. De Dominicis è mosso da un’agognata risoluzione, dettata da quella frattura postromantica di cui l’arte contemporanea, fra la fine degli anni Sessanta e gli inizi del decennio successivo, rappresenta la risultante.».

A questa mostra sarà affiancata un’esposizione a carattere monografico curata da Stefano Papetti, sempre al Forte Malatesta, dedicata a Cecco d’Ascoli, poeta contemporaneo di Dante, medico, insegnante, filosofo e astrologo/astronomo, autore della nota raccolta di sonetti L’Acerba – Acerba etas. Ispirandosi alla sua figura e alla sua opera, importanti artisti contemporanei sono stati invitati ad illustrarne la celebrazione e il tema con un’opera realizzata per l’occasione. Tra questi Valerio Adami, Paolo Annibali, Roberto Barni, Davide Benati, Paolo Benvenuti, Fausto Bertasa, Carlo Bertocci, Bruno Ceccobelli, Andrea Chiesi, Marco Del Re, Gianni Dessì, Stefano Di Stasio, Omar Galliani, Andrea Granchi, Luigi Mainolfi, Carlo Maria Mariani, Gianfranco Notargiacomo, Tullio Pericoli, Stefano Pizzi, Giuseppe Puglisi, Stefano Tonti, Valeriano Trubbiani.

Il PREMIO MARCHE, storicamente organizzato ad Ancona fin dagli anni Cinquanta del Novecento (con la lungimiranza intellettuale e l’opera del migliore dei suoi artefici come Alfredo Trifogli), dopo l’ultima edizione tenutasi nel 1999 alla Mole Vanvitelliana, è tornato alla ribalta delle attività espositive con l’Edizione del 2018, dedicata alla Rassegna degli artisti marchigiani, al Forte Malatesta di Ascoli Piceno.

Anche la Rassegna Nazionale di quest’anno è ospitata ad Ascoli, in quella rinnovata territorialità espositiva, che verrà individuata ogni due anni tra le città delle Marche. La locazione di Ascoli Piceno conclude il primo percorso biennale in una città di recente tradizione fatta d’importanti rassegne d’arte nel contemporaneo di riconosciuto valore scientifico e di promozione delle arti visive.

Orari

Martedì e giovedì: 10.00 – 13.00

Mercoledì e venerdì: 15.00 – 18.00

Sabato, domenica, festivi e prefestivi: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00

Ingresso

€ 6,00 intero € 4,00 ridotto

Segreteria logistica e organizzativa

AMIA – Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche

Tel. Direzione 338.7755798 – Segreteria Tel. 349.5024162

E-mail: premiomarche@gmail.com | Sito internet: www.premiomarche.it