Ascoli, Muse al Cinema: il secondo capitolo con Giulio Perrone e Carlo Verdone

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Presso la Libreria Rinascita, il 27 luglio, torna la rassegna dedicata a cinema, arte, musica, letteratura, filosofia ed enogastronomia

ASCOLI PICENO – Dopo il grande successo del primo appuntamento che ha richiamato l’attenzione di oltre duecento persone, torna Muse al cinema con un secondo capitolo dedicato alla letteratura. Sabato 27 luglio, infatti, il protagonista sarà lo scrittore ed editore romano Giulio Perrone con il suo romanzo L’amore finché resta.

MUSE AL CINEMA – Nata nel corso di un incontro tutto al femminile, la rassegna Muse al cinema vuole proporre alla città di Ascoli Piceno una serie di eventi culturali e d’intrattenimento tesi fondamentalmente alla valorizzazione dei tanti talenti presenti sul territorio. Ina Komino di Nuovo Cineteatro Piceno, Valentina Falcioni di Pulchra Società Cooperativa Culturale, Eleonora Tassoni di Libreria Rinascita e Stefania Mistichelli di Radio Ascoli, infatti, hanno raccontato che l’obiettivo comune era creare “un mantello cangiante” in grado di avvolgere tutta la collettività ascolana attraverso l’intreccio di diversi linguaggi espressivi e creativi. Ascoli è una città culturalmente in fermento e dietro a Muse al cinema vi è il desiderio di far dialogare coloro che operano per lo sviluppo dell’identità storico-artistica del territorio. I sei appuntamenti della rassegna sono stati ideati grazie a Comune di Ascoli Piceno, Il Picchio Consorzio di Cooperative, Nuovo Cineteatro Piceno, Pulchra Società Cooperativa Culturale, Libreria Rinascita e Radio Ascoli in collaborazione con l’assessore alla cultura Donatella Ferretti, il professor Stefano Papetti, il m° Ada Gentile, la prof.ssa Erminia Tosti Luna, lo scrittore Giulio Perrone, il regista Davide Calvaresi, l’illustratrice Carlotta Paoletti e Ascoli Musei.

IL SECONDO APPUNTAMENTO – Il prossimo capitolo di Muse al cinema avrà luogo sabato 27 luglio alle ore 19 presso la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno, dove lo scrittore ed editore Giulio Perrone presenterà accanto alla prof.ssa Erminia Tosti Luna, Eleonora Tassoni di Rinascita e a Valentina Falcioni di Ascoli Musei il suo ultimo romanzo L’amore finché resta, edito da Harper Collins. Dopo un gustoso aperitivo in libreria, la serata proseguirà al Cinema Piceno, dove alle 21 verrà proiettato il film L’amore è eterno finché dura di Carlo Verdone. Il costo di partecipazione è di € 8,00 (aperitivo + cinema), ma l’adesione è del tutto gratuita in caso di acquisto del libro.

IL ROMANZO – “Quartiere Parioli. Tommaso è in mezzo alla strada, una valigia fatta alla bell’e meglio, l’immancabile abbonamento per la Roma in tasca e nient’altro. Ha quarant’anni e non avrebbe mai pensato di trovarsi improvvisamente senza moglie, casa e lavoro. La vita che Tommaso ha attentamente costruito negli anni, in equilibrio su un lavoro poco impegnativo e poco redditizio (psicoterapeuta per un ristretto numero di scombinati pazienti) e sulla rendita elargita dai facoltosi suoceri, crolla nei pochi minuti in cui sua moglie Lucrezia liquida il loro matrimonio come un completo fallimento. Adesso si ritrova solo, schiacciato da quello che ha fatto, ma soprattutto da quello che non ha fatto. Costretto a tornare ad abitare a casa della madre, in un quartiere popolare, inseguito dai creditori, Tommaso prova a reinventarsi in un saliscendi di equivoci, opportunità mancate e idee geniali non coltivate fino all’ultima, incredibile idea”.

IL FILM – L’amore è eterno finché dura (anno: 2014, durata: 110 minuti, interpreti: Carlo Verdone, Laura Morante, Stefania Rocca). “Gilberto, 50enne, si fa coinvolgere in una cosiddetta “speed-date”, una gara in cui i protagonisti devono trovare un partner in 3 minuti. Arrestato, deve confessare tutto in presenza della moglie che lo sbatte fuori di casa. Rifugiatosi da amici scopre che il suo migliore amico è amante della moglie e comincia a tentare di avviare nuove relazioni che falliscono tutte. Tranne, forse, proprio con la compagna dell’amico che lo ha ospitato. “Fare l’istrice” è la soluzione per difendersi da quel sentimento sempre più indefinibile che è l’amore. Forse sì sembra dire Carlo Verdone in questo film in cui Verdone torna al suo cinema più vero liberandosi dai personaggi divertenti ma limitati per regalare al pubblico una riflessione “malincomica” su questi nostri tempi privi di punti di riferimento”.