In carcere è finito un 57enne romeno con l’accusa di omicidio volontario; l’uomo sentito durante la notte, non ha confessato, ma gli elementi raccolti dagli investigatori lo incastrano
ASCOLI PICENO – Si va delineando meglio il quadro dell’omicidio avvenuto ieri sera nel centro storico di Ascoli Piceno. F L., l’uomo ucciso a coltellate era un ex collaboratore di giustizia, conosciuto con il soprannome di “O’ Cacaglio” .Si era trasferito dalla Campania dove era stato coinvolto in alcuni fatti connessi alla criminalità organizzata e aveva avuto una condanna per associazione a delinquere.
Aveva collaborato con la giustizia, vivendo per un periodo sotto protezione che però gli era stata tolta da tempo e aveva ricevuto una somma di denaro per potersi rifare una vita lontano dalla sua terra. Si era quindi stabilito ad Ascoli.
L’omicidio non sembra essere collegato ai suoi precedenti.In carcere è finito P. L. 57enne muratore rumeno, anche egli residente ad Ascoli, che sarebbe intervenuto per difendere un nipote e avrebbe colpito con tre coltellate la vittima per poi fuggire.
L’aggressione sarebbe avvenuta in rua delle Stelle. F L. dopo essere stato accoltellato è riuscito a muoversi fino in via dei Soderini dove è stramazzato a terra.Soccorso dai Carabinieri giunti sul posto e dai sanitari del 118, prima di spirare, ha fatto il nome dei due romeni, il giovane con cui stava litigando e lo zio di quest’ultimo .