Ancona, Terre in movimento: il 14 dicembre l’inaugurazione

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La mostra nella Chiesa di San Gregorio Illuminatore, già San Bartolomeo, sarà aperta fino al 3 marzo 2019.Olivo Barbieri, Paola De Pietri e Petra Noordkamp con le loro opere raccontano  la metamorfosi del paesaggio marchigiano

ANCONA – Venerdì 14 dicembre 2018,alle ore 17.00, presso la  Chiesa di San Gregorio Illuminatore già San Bartolomeo ad Ancona,sarà inaugurata la mostra “Terre in movimento”  a cura di Carlo Birrozzi e Pippo Ciorra, con l’organizzazione e il coordinamento di Cristiana Colli.

Le opere di tre artisti Olivo Barbieri, Paola De Pietri e Petra Noordkamp sono presentate per la prima volta al pubblico.Gli occhi di tre grandi autori per raccontare la metamorfosi del paesaggio marchigiano con il progetto TERRE IN MOVIMENTO – una committenza promossa dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche che descrive  il paesaggio storico, umano e naturale sconvolto dal sisma del 2016: reperti, rovine, nuovi fragili insediamenti, persone.

Il progetto, promosso e prodotto dalla Soprintendenza in partnership con il MAXXI e l’Associazione Demanio Marittimo.Km-278, ha invitato Olivo Barbieri, Paola De Pietri e Petra Noordkamp a elaborare uno sguardo personale in una fase delicata e per qualche verso “non-transitoria”, con una prospettiva nella quale “le terre in movimento” sono un’idea della transizione e delle trasformazioni morfologiche, economiche, culturali e comunitarie del territorio marchigiano e adriatico.

I 3 artisti hanno passato lunghi periodi nelle comunità del cratere – Visso, Camerino, Arquata e Pescara del Tronto, Pieve Torina, Pievebovigliana, Muccia, Ussita tra gli altri – hanno incontrato e conosciuto persone e luoghi, visitato le zone rosse e sviluppato, ognuno con la propria poetica, progetti molto diversi per media e linguaggio.
Olivo Barbieri si è misurato con il cambio di scala – dall’alto dell’elicottero alla dimensione frontale, facendo di questa esperienza un ulteriore tassello che arricchisce la serie dei site specific; Paola De Pietri ha scelto il bianco e nero come cifra linguistica per i ritratti delle persone – bianchissime su fondo scuro – e le nuove edificazioni che comprendono non solo le case ma gli sbancamenti, le piastre e le opere infrastrutturali come scheletro intorno al quale ricostruire le comunità; Petra Noordkamp ha utilizzato il video, l’immagine in movimento per un’alternanza tra dettaglio e contesto che restituisce trame, forme e frammenti.

Il corpus ampio e strutturato dei lavori è stato possibile anche per la disponibilità di una complessa infrastruttura di relazioni che ha accompagnato e consentito agli artisti di accedere alla quasi totalità dei luoghi: amministrazioni comunali, forze dell’ordine di diverso grado, volontari, imprese impegnate nella gestione ordinaria delle aree, autorità religiose e militari, funzionari delle soprintendenze impegnati nella messa in sicurezza e restauro, studenti delle università marchigiane.