Ancona oggi su Rai1 nella puntata di Linea Verde Life

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La trasmissione dedica una puntata al capoluogo marchigiano con un focus specifico tutto dedicato alla sostenibilità e alla Blue e Green Economy. Attori principali il Porto di Ancona, L’Università Politecnica delle Marche e alcune aziende della portualità e del territorio

ANCONA – Ancona protagonista della puntata di Linea Verde Life in onda oggi, sabato 6 febbraio 2021, alle ore 12.20 su Rai1. Come è nello stile della trasmissione verranno raccontate non solo le bellezze di un territorio ma anche esempi di sostenibilità e Blue e Green Economy. Le telecamere della trasmissione, condotta da Daniela Ferolla e Marcello Masi, hanno fatto tappa al Porto di Ancona realizzando un approfondimento che vedrà protagonista lo scalo dorico, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, l’Università Politecnica delle Marche e alcune aziende che lavorano nel campo della sostenibilità.

Leitmotiv della prima parte della puntata sarà la Blue Economy con un focus specifico sull’imbarcazione “Pelikan” di Garbage Group che opera nello specchio acqueo dello scalo di Ancona, un “sistema” che è il risultato di un team di aziende italiane di spessore internazionale, un’innovazione di provata importanza ecologica per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi galleggianti semisommersi, sostanze grasse ed oleose e, in particolare, per tutti i tipi di plastica in mare.

Altra protagonista della puntata la nuova tecnologia Green Plasma sviluppata dalla società IRIS S.r.l. utile per convertire in energia pulita le plastiche raccolte in mare. Un’operazione resa possibile grazie anche alla preziosa collaborazione scientifica con il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DiSVA) dell’Università Politecnica delle Marche che da anni è impegnato in studi internazionali sugli effetti delle microplastiche in mare.

Dal porto di Ancona alle colline, Linea Verde Life ha fatto tappa all’Azienda Agraria didattico-sperimentale del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari, Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche e al suo orto botanico presso la Selva di Gallignano dove natura, ricerca e agricoltura biologica si incontrano. Solamente nell’orto botanico sono presenti 450 specie vegetali differenti. Un laboratorio a cielo aperto dove nascono percorsi virtuosi tra ricerca e territorio. Ecco che i grani selezionati vengono portati ai mulini per fare le farine, i luppoli ai maltifici per la birra, le olive ai frantoi per l’olio. Percorsi multidisciplinari per realizzare il tema dell’economia circolare dove la materia prima non ha scarti ma prodotti alternativi al consumo. L’Azienda agraria didattico sperimentale è nata nel 1993 e ha oltre 125 ettari di terreno per l’agricoltura biologica e un Centro di Conservazione e valutazione del germoplasma frutticolo locale marchigiano con oltre 300 accessioni.