Ancona, fiaccolata per la verità su Giulio Regeni

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Il 25  gennaio ,nel terzo anniversario della sparizione del giovane ricercatore al Cairo,tante iniziative  in suo ricordo.Fiaccolate nel capoluogo ,a Jesi e a Senigallia

ANCONA – Venerdì 25 gennaio 2019, a tre anni dalla scomparsa di Giulio Regeni, Amnesty International si mobiliterà in tutta Italia per continuare a chiedere verità per il ricercatore italiano sequestrato, torturato ed ucciso in Egitto.Non sarà solo una manifestazione, ma un abbraccio fortissimo di sostegno di tutta Italia alla famiglia di Giulio Regeni

Ad Ancona l’appuntamento è alle ore 19 in piazza Roma, per un sit-in che avrà il suo culmine alle 19.41 con l’accensione delle fiaccole. L’iniziativa è organizzata dal gruppo locale di Amnesty in collaborazione con Adi (Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani), Università Politecnica delle Marche e Anpi – Sezione di Ancona.

L’appuntamento si inserisce all’interno del programma di iniziative per il Giorno della Memoria dal 17 al 27 gennaio 2019.

Interverranno il vicepresidente di Amnesty Italia Paolo Pignocchi, il rettore della Politecnica Sauro Longhi, Marina Paolanti di Adi Ancona e Tamara Ferretti, presidente di Anpi Ancona.

Presidio anche a Jesi, organizzato da Amnesty in collaborazione con la Consulta per la Pace: alle ore 19 ci si ritroverà in piazza della Repubblica, davanti allo striscione affisso sul Palazzo Comunale; saranno presenti la responsabile di Amnesty Marche Patrizia Corinaldesi, il coordinatore della Consulta Paolo Gubbi e l’assessore comunale Luca Butini.

Altri appuntamenti sono organizzati per iniziativa di associazioni e singoli cittadini: a Senigallia l’evento è promosso dalla Scuola di Pace (ore 19, piazza Saffi).

Alle 19.41, l’ora della scomparsa di Giulio, si accenderanno in contemporanea in tutta Italia migliaia di candele nell’ambito di iniziative organizzate in oltre 100 città per ricordare il momento esatto dell’ultimo sms inviato da Giulio Regeni prima di essere sequestrato,sottoposto nei giorni successivi a feroci torture e assassinato.

Il 25 gennaio 2016 il nome di Giulio Regeni si aggiunse a quelli dei tanti egiziani e delle tante egiziane vittime di sparizione forzata. Pochi giorni dopo, il 3 febbraio, il nome del ricercatore italiano si sarebbe aggiunto al lungo elenco delle persone torturate a morte in Egitto.
“Da tre anni centinaia di migliaia di persone insieme a enti locali, università, scuole e associazioni chiedono la verità per Giulio Regeni. Abbiamo una speranza: che non ci sia un quarto 25 gennaio senza che siano state accertate per via giudiziaria le responsabilità per la sparizione, la tortura e l’uccisione di Giulio. Continuiamo a chiedere quella verità a due governi: quello italiano che deve reclamarla con azioni più decise e quello egiziano che deve fornirla senza ulteriori ritardi” – ha dichiarato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia.

La mappa completa delle iniziative, costantemente aggiornata, è disponibile al link:
https://www.amnesty.it/3annisenzagiulio#mappa

Lo striscione attaccato nella sede del Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche, in Piazza Roma ad Ancona, rimarrà al suo posto per ribadire la richiesta di verità per Giulio Regeni” – afferma il Rettore Sauro Longhi che sarà presente alla fiaccolata ad Ancona. “Giulio come tantissimi altri dottorandi ha cercato nello studio di comprendere le complessità del presente, il suo impegno, le sue azioni non devono e non saranno dimenticate”.