ANCONA – I cittadini di Ancona troveranno prossimamente le casette per l’erogazione dell’acqua in città al Parcheggio della Cittadella, in piazza del Crocefisso, al Parcheggio di Piazza D’Armi, al Parcheggio delle Palombare, al Parcheggio Parco Belvedere, a Torrette al centro civico, in Piazza IV Novembre, in piazza Galilei a Collemarino, in Piazza Salvo d’Acquisto, nella frazione del Poggio e in quella di Montesicuro. Altro passo avanti per la realizzazione e gestione di erogatori pubblici di acqua potabile nel territorio comunale.
“Lo scopo è favorire una nuova cultura per l’utilizzo dell’acqua potabile attraverso azioni di sensibilizzazione per una maggiore responsabilità nell’impiego di questa risorsa. Con questa iniziativa – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici e Patrimonio, Maurizio Urbinati – si intende raggiungere una serie di obiettivi: ambientale, minor quantità di rifiuti da riciclare o smaltire, oltre alla riduzione delle emissioni di CO2 legate ai trasporti; economico, il prezzo di consumo è considerevolmente inferiore, e si abbatterebbero i costi legati allo smaltimento rifiuti; salutare, qualità dell’acqua paragonabile ed a volte persino superiore a quella commercializzata con ottime qualità organolettiche, oltre a individuare spazi che costituiranno anche luoghi di socializzazione”.
Inizialmente il progetto prevede l’istallazione di 10 chiostri di erogazione che saranno seguiti da altri cinque qualora la risposta della popolazione dovesse essere positiva. Questi saranno sia nella città che nelle frazioni. Il cittadino potrà quindi rifornirsi di acqua dell’acquedotto naturale e gassata, entrambe refrigerate, erogate con la massima sicurezza sanitaria, utilizzando una tessera prepagata disponibile presso gli esercenti convenzionati per la distribuzione e ricarica. Tutto ciò comporterà enormi benefici sotto il profilo ambientale, riducendo progressivamente la mole di rifiuti di plastica da smaltire o riciclare oltre alle emissioni di CO2 legate ai trasporti oltre ad un vantaggio sotto il profilo della salubrità e delle qualità organolettiche.
“Inoltre – prosegue Urbinati – per l’amministrazione il progetto è a costo zero, in quanto la sua realizzazione e funzionamento è a cura e spese del concessionario la cui attività sarà remunerata con i ricavi della vendita dell’acqua e di spazi pubblicitari dentro il chiostro. Anzi, il Comune di Ancona ci guadagnerà visto che darà in concessione il suolo pubblico per installare le casette dietro pagamento. Inoltre abbiamo stabilito il limite massimo della tariffa per il prelievo dell’acqua dal chiostro, calmierata rispetto a quella di mercato”.
Pertanto le tariffe saranno di 5 centesimi per un litro di acqua naturale e 7 centesimi per un litro di quella gassata. Le procedure concorsuali per l’affidamento della gestione dovranno essere avviate entro i prossimi 60 giorni.