PESARO – Lara Martelli, danzatrice, coreografa e ricercatrice con esperienza internazionale e residente a Berlino, porta a Pesaro, sua città di origine, la performance ‘L’Artificio del Paradiso’, risultato finale di un laboratorio-stage di danza, contatto e improvvisazione in più tappe, tra primavera ed estate 2015, dal titolo Le porte della percezione – dal percepire alla creazione artistica. Un lavoro improntato su come e quando, dal percepire il movimento, si arriva alla creazione artistica, che ha coinvolto danzatori esperti e non, ricercatori, addetti ai lavori nel campo dell’educazione o delle arti terapeutiche, artisti e persone curiose di tutte le età. Laureata all’università di Essen Folkwang sotto la direzione artistica di Pina Bausch, Lara Martelli porta avanti la sperimentazione del movimento sulla base dei metodi Laban Bartenieff e Pedagogia della percezione Danis Bois, aprendo la possibilità della danza a tutti.
Il progetto si ispira al famoso saggio di Aldous Huxley Le porte della percezione, da cui il titolo dello stage tenutosi a Pesaro, con settimana finale in residenza artistica alla Chiesa della Maddalena, grazie al bando Overline, che apre le porte al pubblico nella giornata conclusiva di venerdì 7 agosto dalle 19.
Una dimostrazione di come si raggiunge l’accordo psico-fisico, con intenzione e azione che diventano una cosa sola. Si scivola nell’intenzione del movimento e l’incontro (con sé, con l’altro, con lo spazio-tempo) avviene in maniera rinnovata e più profonda. Da qui nascono storie e situazioni, relazioni e riflessioni che diventano espressioni creative e coinvolgenti. La performance-installazione ‘L’Artificio del Paradiso’ viene quindi presentata site-specific in due contesti all’aperto.
Sabato 8 agosto alle 20 fa tappa fuori città ed è ospite di Mario Mariani nel suggestivo paesaggio naturale del Teatro libero del Monte Nerone (Cagli) e domenica 9 agosto alle 19 torna in centro per una serata al tramonto in un luogo suggestivo tra natura e storia, gli Orti Giuli di Pesaro, con il patrocinio e in collaborazione con il Comune di Pesaro e il Comitato di Quartiere Centro Mare. La performance si manifesta come un quadro in movimento dove oltre 20 danzatori e danzatrici, di diverse generazioni, si muovono eseguendo assoli, duetti o scene di gruppo.
Il quadro in movimento vibra con ritmicità a volte lentissime, a volte più oscillanti e incalzanti. Lo spettatore è invitato a uno sguardo quasi meditativo sui corpi dei danzatori, corpi sensibili, presenti, corpi che parlano, che stanno, che si integrano in maniera naturale allo spazio che stanno abitando.
Questi corpi con la loro semplicità e umanità rimandano ad una situazione quasi paradisiaca perché sono immersi in un lento e armonico mondo dove ogni gesto è eseguito in una presenza totale e naturale. Non ci sono angoli né spigoli, siamo in assenza di gravità. Niente resiste, tutto esiste.