MACERATA – Ieri a Macerata, in località Collevario, si è celebrata la ricorrenza dell’81° anniversario della morte del Maggiore dei Carabinieri Pasquale Infelisi decorato della Medaglia di Bronzo al valor Militare. Il Maggiore, Comandante del gruppo territoriale dei Carabinieri di Macerata, dopo il settembre del 1943 si rifiutò di prestare giuramento al Governo della Repubblica Sociale Italiana (c.d. Repubblica di Salò) e fu costretto a congedarsi.
L’8 giugno successivo venne arrestato con le accuse di antifascismo e cospirazione dalla locale autorità fascista. Internato nell’ex Cras (poi manicomio di santa Croce), interrogato e torturato affinché rivelasse informazione sui suoi contatti, non parlo, così venne consegnato alle SS tedesche, che proprio in località Montirozzo, oggi a margine del Quartiere di Collevario, lo fucilarono. Il Maggiore dei Carabinieri aveva 44 anni e lasciò la moglie e tre figli.
Alla cerimonia hanno partecipato:
il Vescovo S.E.R. Monsignor Nazzareno Marconi, il Comandante della Legione Carabinieri “Marche”, Generale di Brigata Nicola Conforti, il Vice Sindaco del Comune di Macerata, Francesca D’Alessandro, il Questore di Macerata, Gianpaolo Patruno, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata, Colonnello Raffaele Ruocco, il Comandante della Polizia Locale di Macerata, Danilo Doria, l’assessore alla sicurezza del Comune di Macerata, Paolo Renna.
E ancora l’Ispettore Regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Generale di Brigata Tito Baldo Honorati, il Generale dei Carabinieri in congedo Alessandro Gentili, il Comandante del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Macerata, Tenente Colonnello Francesco Mirarchi, il presidente della Fondazione Carima, Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi, i rappresentanti delle Associazioni Professionali a carattere sindacale dell’Arma dei Carabinieri, una rappresentanza di militari della Stazione Carabinieri di Macerata e le delegazioni della Sezione dell’ANC di Macerata e di altre Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Al maggiore Pasquale Infelisi è stata concessa la Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione: “Comandante di Gruppo territoriale, nel corso di gravi vicende belliche e di rivolgimenti politici, mantenne decisamente fede al giuramento dato e, pur vedendosi esposto a dura persecuzione, rifiutò di aderire a governo anticostituzionale, finché arrestato e trucidato, suggellò con il supremo sacrificio una vita intemerata di dedizione assoluta alla patria e al dovere”. Macerata, 8 settembre 1943 – 14 giugno 1944.
Tutte le Autorità intervenute hanno espresso la loro ammirazione per le gesta del Maggiore dei Carabinieri Pasquale Infelisi.
L’Ufficiale, Comandante del Gruppo Carabinieri di Macerata, ha immolato la propria esistenza mantenendo fede al giuramento prestato e alla parola data evidenziando forte senso del dovere e della responsabilità fino all’estremo sacrificio. L’eroe è il simbolo eterno delle umane virtù, del sacrificio e incarna i valori della libertà, della democrazia, della pace e della fedeltà. Il Maggiore Infelisi ha offerto la sua vita con Amore e proprio la sua vita è un’eredità che ci impegna e il suo esempio sia luce per tutti noi.
Durante gli interventi tutte le Autorità hanno ricordato il Brigadiere Capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie che, nell’adempimento del proprio dovere, ha sacrificato la propria vita per il bene comune. Legrottaglie, a pochi giorni dalla pensione, è stato ucciso giovedì scorso, 12 giugno, durante un inseguimento nelle campagne di Francavilla Fontana, nel brindisino.