Legambiente: 2 parchi pubblici monitorati ad Ancona, trovati 331 rifiuti

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ANCONA – Rifiuti di ogni tipo e forma gettati dalle persone maleducate o trasportati dal vento e che inquinano, ormai, anche le aree verdi delle nostre città. A farla da padrone, nonostante dal 2016 vi sia una legge che vieti di gettarli per terra e che preveda sanzioni pecuniarie dai 30 ai 300 euro, su 331 rifiuti totali ci sono i mozziconi di sigaretta, che rappresentano il 55,2% dei rifiuti raccolti (183) seguiti da pezzi non identificabili e oggetti monouso di plastica (70, oltre il 21%), materiale da costruzione (tegole, mattoni – 51, oltre il 15%), tappi di bottiglia o di barattoli/linguette lattine (12, il 3,6%), fogli di carta e frammenti di carta (9, il 2,7%), bottiglie di vetro e pezzi di bottiglia (4, l’1,20%) ed escrementi di cane senza sacchetto (2, lo 0,60%).

È quanto emerge dalla prima indagine nazionale “Park Litter 2018” sui rifiuti nelle aree verdi urbane realizzata, nell’ambito della campagna Puliamo il Mondo, da 7 volontari di Legambiente in 2 parchi pubblici, il Parco del Cardeto e il Parco della Lunetta ad Ancona.

Se i mozziconi di sigaretta sono i più presenti, un’altra categoria predominante tra i rifiuti rinvenuti è quella dei prodotti usa e getta, che in totale rappresentano circa il 9% del totale; tra questi rifiuti si ritrovano tappi e coperchi di plastica e anelli di tappi (12, il 40% dei rifiuti usa e getta), tappi di bottiglia o di barattoli (12, il 40%), cannucce (4, il 13%), bicchieri di plastica (1, l’1,3%) e bottiglie o contenitori di plastica per bevande <= 0,5 L (1, l’1,3%).

“Con questa indagine – spiegano Francesca Pulcini e Paolo Belelli, rispettivamente presidente di Legambiente Marche e presidente del circolo Legambiente Il Pungitopo di Ancona – vogliamo porre l’attenzione anche sui parchi urbani, luoghi da sempre frequentati da famiglie, cittadini, giovani e anziani dove spesso si trovano molti rifiuti. Facendo tesoro dell’esperienza maturata in questi anni attraverso l’indagine beach litter sulle spiagge italiane, abbiamo deciso di monitorare anche i rifiuti che si trovano nelle aree verdi e il quadro che emerge conferma quanto immaginavamo: mozziconi di sigaretta e plastica sono presenti non solo su molti lidi della regione, ma anche all’interno dei parchi cittadini. È importante che vengano coinvolte le amministrazioni locali per sensibilizzare, attraverso campagne di educazione ambientale, i cittadini sul tema della corretta raccolta differenziata e allo stesso tempo è necessario che i comuni facciano le multe ai trasgressori e ai cittadini maleducati che, incuranti di leggi e divieti, continuano a scambiare l’ambiente per una discarica”.

Il monitoraggio effettuato da Legambiente è stato svolto nei parchi urbani dove sono stati notati problemi di trascuratezza e presenza di rifiuti. Prima di effettuare il monitoraggio è stata compilata una scheda con le caratteristiche dell’area verde. Il monitoraggio è avvenuto su un’area standard di 100 metri quadrati e i rifiuti trovati, considerando solo quelli con dimensione maggiore di 2,5 centimetri, sono stati conteggiati e classificati secondo categorie specifiche che tengono in considerazione materiale e tipologia di oggetto.

I cestini per la raccolta dei rifiuti, infine, sono presenti in entrambi i parchi monitorati, ma nel Parco della Lunetta non sono presenti secchi per la differenziazione dei rifiuti secondo materiali. Dal momento che una delle maggiori cause della dispersione dei rifiuti nell’ambiente è il vento, Legambiente durante il monitoraggio ha osservato anche la presenza o meno di chiusura o copertura dei cestini presenti: fortunatamente in entrambi i parchi è presente questa caratteristica utile a prevenire la dispersione di materiale.