Alla scoperta del Santuario del Glorioso, il 25 aprile il racconto a puntate

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santuario di Santa Maria del Glorioso

SAN SEVERINO MARCHE – Da domani (mercoledì 22 aprile) a venerdì (24 aprile) il racconto a puntate a cura dell’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di San Severino Marche “A passeggio per la città” si prende una pausa per dare spazio alla 50esima edizione della Giornata della Terra – Earth Day.

Una camminata virtuale condurrà tutti in un luogo nascosto e incantato, ricco di suggestioni e di magia: la buca del terremoto, detta anche buca d’Aria. La rubrica “A passeggio per la città” riprenderà sabato 25 aprile con la versione inglese dedicata al Santuario di Santa Maria del Glorioso.

Il luogo di fede su costruito all’inizio del Cinquecento su progetto dell’architetto Rocco da Vicenza, dopo che molti videro piangere una statua in terracotta della Madonna in Pietà. Il sito divenne subito un’importante tappa di pellegrinaggi. L’edificio colpisce il visitatore per la sua nobiltà architettonica imposta alla dimensione campestre del luogo.

L’esterno è dominato dalla cupola rivestita in piombo nel Settecento. L’architettura interna rispecchia fedelmente il progetto originale con le membrature in pietra di gesso che scandiscono elastici volumi puri. Fra Cinquecento e Seicento le famiglie nobili e le confraternite della città sembrano aver gareggiato nella decorazione delle cappelle che qui avevano il giurispatronato.

Recenti restauri hanno riportato alla luce gli affreschi, ben conservati, eseguiti durante la prima campagna decorativa del tempio. Suggestivi i contenuti iconografici di opere come la Madonna del Soccorso, il Sant’Antonio abate o il Sant’Isidoro, i quali rivelano una religiosità di sapore popolareggiante e ingenua. All’interno del sacello, eretto sotto la cupola come nel Santuario di Loreto, è conservato il Vesperbild piangente. Sopra il sacello, invece, vi è una statua del Cristo Risorto, cioè Glorioso, la quale contribuì a cambiare l’appellativo del santuario mariano da Grilluso o Grilloluso (in dialetto locale “dove ci sono molti grilli”) in Santa Maria del Glorioso.

Nella foto il santuario di Santa Maria del Glorioso