Tragedia discoteca Corinaldo, inchiesta su spray e sovraffollamento

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CORINALDO – Si sta muovendo su due fronti, con diverse ipotesi di reato, l’indagine sulla tragedia di Corinaldo. Da un lato, secondo quanto si apprende in ambienti giudiziari, si indaga su chi ha spruzzato lo spray al peperoncino; dall’altro sul sovraffollamento e sulle misure di sicurezza della discoteca.

I reati al vaglio sono, nel caso della persona che ha usato lo spray (sembra una ragazza, quasi certamente minorenne, che non è stata ancora formalmente identificata), quelle di morte come conseguenza di altro reato o l’omicidio preterintenzionale.

Nel caso dei gestori della discoteca, l’omicidio colposo con particolare riferimento al sovraffollamento e al rispetto delle misure di sicurezza. Non risultano ancora iscritti nel registro degli indagati.

Dal fronte medico, viene confermato che ci sono 7 codici rossi, tutti ricoverati in rianimazione che corrono pericolo di vita “ma sono in condizioni stabili”: si tratta di due ragazze e 5 ragazzi tra i 14 e i 20 anni con trauma cranico o toracico.