San Severino, al Feronia l’iniziativa “Facciamo luce sul teatro”

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SAN SEVERINO MARCHE – Il prestigioso teatro comunale Feronia di San Severino Marche ha riaperto le porte per una “prima” da applausi, dopo mesi e mesi di chiusura dovuti alla pandemia.
La direzione artistica dei Teatri di Sanseverino e l’Amministrazione comunale settempedana hanno aderito, infatti, alla manifestazione nazionale #facciamolucesulteatro promossa da U.N.I.T.A., l’Unione nazionale interpreti teatro.
Mentre la maggior parte dei teatri italiani ha scelto di permettere l’ingresso del pubblico nel solo atrio di tanti templi della cultura, a San Severino Marche si è preferito far accomodare cittadini e appassionati di prosa e commedie in platea, mantenendo ovviamente il distanziamento sociale, obbligando all’uso delle mascherine ed al rispetto di altri accorgimenti per garantire il massimo livello di sicurezza per tutti.
“Abbiamo voluto dare la possibilità – spiega Francesco Rapaccioni, direttore artistico dei Teatri di Sanseverino – di poter rivivere di uno spazio fisico, ma anche mentale ed etico, dove da duecento anni si confrontano e si incontrano i settempedani insieme a tantissime persone provenienti da tutto il territorio ma anche da realtà a noi più lontane. E’ stata un’apertura simbolica, ovviamente, per una sola sera ma tutta pensata e dedicata al Teatro con la t maiuscola”.
All’appello dell’Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo hanno detto sì, in prima persona, il sindaco e sovrintendente del teatro Feronia, Rosa Piermattei, l’assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, il direttore artistico dei Teatri di Sanseverino, Francesco Rapaccioni, il presidente della Commissione consultiva per il teatro Feronia, Paolo Gobbi, e le componenti della Commissione, Claudia Cassandrini e Lucia Ticà. L’altra componente Anna Gentili, impegnata per motivi di lavoro, ha fatto giungere un affettuoso pensiero in streaming. Presenti anche il consigliere Francesco Borioni e diversi assidui frequentatori del teatro Feronia. A rendere possibile la riapertura anche la preziosa collaborazione di Gianni Straini Lacchè e Aldo Merlini.