San Severino, tra Elcito e Canfaito due set cinematografici

57

Il primo set allestito per il cortometraggio “Autoritratto con arma”, il secondo per il nuovo film di Simone Riccioni

SAN SEVERINO MARCHE – Doppio ciak nella suggestiva località di Elcito, il piccolo Tibet delle Marche, e nella faggeta di Canfaito, all’interno della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito. In questi giorni uno dei luoghi più magici della nostra regione ospita, infatti, ben due set cinematografici.
Il primo è stato allestito dalla Berta Film di Stefano Mutolo per le riprese del cortometraggio “Autoritratto con arma”. Un padre di famiglia divorziato, Giuseppe, nella campagna marchigiana all’inizio degli anni Duemila porta il figlio quattordicenne, Giovanni, alla sua prima battuta di caccia. Quel giorno il ragazzo troverà la forza di disubbidire per la prima volta agli imperativi del padre, affermando la sua identità.
Diretto da Giovanni Ortoleva, giovane regista teatrale menzione speciale alla Biennale di Venezia-Teatro, e scritto insieme a Bartolomeo Pampaloni, regista premiato al Film Festival di Roma 2014, il corto è affidato alla produzione esecutiva di Damiano Giacomelli della “YUK! Film”. Nel cast figura anche Giorgio Montanini.
Il film racconta il passaggio verso l’età matura, simboleggiando il faticoso percorso della crescita individuale: attraverso il punto di vista del ragazzo, gli autori vogliono fare di un discorso individuale lo spettro di un mutamento generazionale.
Il progetto anche ha vinto un bando della Regione Marche per l’audiovisivo ed è sostenuto dall’associazione culturale settempedana “Noa Noa”.
E’ ispirato, invece, al romanzo “E tutto iniziò a tremare” di David Miliozzi il cortometraggio che il promettentissimo attore e regista maceratese Simone Riccioni girerà ad Elcito. Una storia a più capitoli che intende dare un messaggio di speranza a chi ha vissuto il terremoto in prima persona e si è rimboccato le maniche convinto che non valesse veramente la pena per nessuna ragione al mondo abbandonare questo territorio così martoriato eppure incredibilmente unico. La regia sarà, ancora una volta, quella di Alessandro Valori. Tra i protagonisti, accanto a Riccioni, anche Ivano Marescotti. La macchina da presa, in questo caso, si accenderà subito dopo Pasqua.