Pesaro, “Dall’Istria a Pesaro” di Pierluigi Cuccitto: la presentazione

31

L’evento si terrà il 18 ottobre nella sala del Consiglio; il  testo, edito dagli Società pesarese di studi storici, è frutto della borsa di ricerca promossa dalla presidenza del Consiglio comunale

PESARO – «Un’occasione per riflettere sulla tragedia delle foibe, sull’esodo degli istriani, fiumani e dalmati; per fare una corretta restituzione del passato; per comprendere come questo abbia influito sulle comunità; plasmandone l’identità come successo con l’opera di Padre Damiani a Pesaro», così Marco Perugini, presidente del Consiglio comunale invita alla presentazione del libro “Dall’Istria a Pesaro. L’esodo, l’Opera Padre Damiani e il Comitato per la Venezia Giulia e Zara di Pesaro” in programma mercoledì 18 ottobre, alle ore 17, nella sala del Consiglio insieme all’autore Pierluigi Cuccitto, al presidente della Società pesarese di studi storici, Riccardo Paolo Uguccioni.

L’appuntamento avrà inizio con l’intervento di Perugini, che farà una prima presentazione del libro, frutto della borsa di ricerca promossa dalla Presidenza del Consiglio comunale per valorizzare «una storia, quella della comunità degli esuli Giuliani e Dalmati, che dobbiamo mettere a sistema per stimolarne memoria e corretta narrazione» sottolinea Perugini.

A prendere parola sarà poi l’autore Cuccitto che illustrerà gli esiti della ricerca che lo ha condotto sulle tracce dell’esodo e delle centinaia di esuli Giuliani e Dalmati giunti anche a Pesaro: «Il libro deriva da una doppia direttrice: la ricostruzione, attraverso fonti d’archivio, della nascita e dello sviluppo delle due realtà che si sono occupate dei profughi nel secondo dopoguerra, l’Opera Padre Damiani e il Comitato per la Venezia-Giulia di Pesaro; e le testimonianze dirette degli esuli, giunti a Pesaro e in altre zone d’Italia. Il lavoro cerca di mettere ordine tra gli eventi che hanno causato e poi caratterizzato il dramma dei profughi giuliano-dalmati. Cerca, soprattutto, di far emergere le difficoltà incontrate dal comitato profughi e da Padre Damiani nell’accoglienza e sostegno dei profughi, e i grandi meriti delle due realtà nel portare avanti queste opere meritorie».

«“Dall’istria a Pesaro” è un’opera importante – aggiunge Uguccioni – che è stata possibile grazie all’impegno dell’Amministrazione, e che cerca di chiarire il dramma degli esuli Giuliani e Dalmati, sul quale l’opinione pubblica italiana è stata a lungo divisa. È un tentativo ulteriore, che facciamo a distanza di 80 anni dai fatti, per comprendere come si sono svolte davvero le cose e per ricordare il grandioso lavoro svolto da padre Damiani nell’erigere il Villaggio del Fanciullo, un progetto che sembrava “da pazzi”, iniziato senza soldi e realizzato con estrema generosità. E ancora oggi attivo – plasmato sull’esigenze sociali contemporanee – e simbolo dell’identità solidale di una città che ospitò migliaia di bambini provenienti dalle terre che l’Italia aveva perso».

Ingresso gratuito, posti limitati.