Pesaro, inaugurato il Monumento dei Caduti a Monteciccardo

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Ricci e Perugini: «Un luogo di memoria, simbolo della comunità»

PESARO – È un giorno di festa per Monteciccardo, che oggi riabbraccia la Cappella votiva per i Caduti di Guerra. «Un luogo di memoria, simbolo della comunità», hanno commentato il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e il presidente del Consiglio comunale Marco Perugini durante il taglio del nastro. «È uno dei tanti impegni sui quali c’eravamo spesi dopo la fusione per incorporazione del Municipio. Un monumento importante dal punto di vista storico e simbolico, riqualificato grazie ai lavori di restauro a cura dell’architetto Roberta Martufi». Un intervento del valore di € 130.000,00, che ha previsto il risanamento delle murature degradate e opere necessarie al restauro e consolidamento del corpo centrale esterno; il consolidamento della volta/copertura con l’eliminazione della copertura in Eternit e nuova copertura con lastre di ardesia; il risanamento degli stucchi/fregi recuperabili e il restauro/riproduzione dei calchi di tutti gli elementi decorativi mancanti o degradati interni ed esterni; la pulizia e restauro del basamento esterno, dei leoni, della scalinata, del portale di ingresso e dell’antica vetrata interna; restauro dell’altare e delle lapidi interne; nuova pavimentazione in graniglia di marmo e nuovo impianto di illuminazione a norma.

Soddisfatto il presidente del Municipio di Monteciccardo Claudio Bonazzoli, che nel ringraziare l’Amministrazione comunale e l’assessore al Fare Riccardo Pozzi, ha detto: «Festeggiamo la giornata nazionale dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate, nel migliore dei modi, inaugurando l’opera di restauro della Cappella ai Caduti portata avanti dall’architetto Martufi, che ringrazio insieme a tutto il servizio lavori pubblici del Comune di Pesaro. L’altare fu fatto costruire su volontà del podestà Angelo Bracci alla fine del primo conflitto mondiale in ricordo di tutte le vittime di guerra di Monteciccardo e fu inaugurata nell’ottobre del 1927. Questa cappella ebbe una storia finanziaria curiosa, sarebbe dovuta costare 30.000 lire e arrivò a costarne addirittura 70.000. Inoltre molti artigiani che lavorarono all’opera furono pagati solo in parte. Abbiamo deciso di inaugurare proprio oggi, 4 novembre, data in cui si ricorda l’Armistizio di Villa Giusti del 1918 e con esso la fine della Prima Guerra Mondiale e la riunificazione dei territori del nord est, proprio per ricordare L’unità nazionale conquistata a caro prezzo e tra enormi Sacrifici. Dolore e sacrifici che all’epoca hanno colpito anche i cittadini e le famiglie di Monteciccardo, infatti dopo molti mesi di attesa e spesso, senza contatti, donne, mogli e bambini non hanno visto i propri cari tornare dal fronte. All’interno di questa Cappella, a dimostrazione di quanto detto, sono presenti i cognomi e gli avi di molte famiglie storiche di Monteciccardo, quasi nessuna esclusa, morti sia tra le file dei combattenti, che come civili durante le due guerre, segno che anche Monteciccardo ha pagato un prezzo importante per raggiungere l’unità d’Italia e la pace. Il nostro pensiero oggi va proprio a chi, per consentire all’Italia di immaginare un futuro libero, indipendente, democratico ha sacrificato il bene più grande: la loro stessa vita,e penso che non ci sia modo migliore di ricordarli rendendo di nuovo fruibile, dignitoso questo altare che è stato costruito in ricordo di tutti i morti di guerra di Monteciccardo e che è uno dei pochi beni architettonici e storici rimasti a Monteciccardo caratterizzanti il borgo, visto che è posto anche in ingresso all’abitato. Va ricordato infatti che Monteciccardo ha subito ingenti danni dalle due guerre, in particolare dalla Seconda guerra mondiale in quanto è stata teatro di violenti scontri tra tedeschi e armate canadesi che, a seguito di un pesante bombardamento, ne ha comportato la distruzione totale di tutto il centro storico e di quello che era rimasto del castello.

Tra i vari eroi locali che hanno contribuito alla storia locale abbiamo celebrato e ricordo Aldo Giuliani. Ringrazio vivamente per la presenza e la partecipazione Paolo Brucato, Comandante della GdF e il Colonnello CIRTOLI Gianluigi Provinciale Carabinieri di Pesaro e Urbino, il comandante della capitaneria di porto e l’esercito italiano 28 regimento Pavia perché anche oggi, con i conflitti mondiali che sembrano riaccendersi e acutirsi le forze armate nazionali svolgono un ruolo fondamentale per mantenere la pace nel nostro paese, e lo fanno non solo nelle missioni di pace, ma anche a livello locale combattendo ogni giorno l’illegalità che qualora dovesse diffondersi renderebbe il Pese più debole e vulnerabile ai conflitti interni ed esterni».