Tragedia discoteca Corinaldo, l’opinione di Monica Baldini: “Indegna stupidità di alcuni”

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CORINALDO – Incancellabile dolore per la tragedia di Corinaldo di cui oggi, 9 dicembre, dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli è stata decisa giornata di lutto regionale e a Fano, per volere del sindaco Massimo Seri, è lutto cittadino già da ieri. Non si è trattato di una fatalità dovuta alla natura, non è stato il maltempo, una frana o un improvviso incendio tra le mura della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. La causa è coincisa con l’indegna stupidità di alcuni che ha segnato una pagina di buio indescrivibile per l’intera società.

Non è bastato ascoltare o voler divertirsi. L’altra notte è servito trasgredire, lasciare un segno che si è scritto con il sangue e la vita, questa volta, in un concerto di Sfera Ebbasta. 6 vittime e molteplici codici rossi in rianimazione. E non ci è entrato neppure il terrorismo o la religione fanatista che provoca da tempo suicidi per le nazioni europeiste del mondo. Quei valori empi naufragati verso il delirante disegno di ergersi a fenomeni nelle menti di adolescenti ha provocato morti.

Morti che sono persone, famiglie, sogni. E chi li restituirà ora? Chi riempirà quel vuoto di sorrisi, sguardi, di ragazzi e ragazze che chiamavano mamma, papà? Di una mamma che lascia 4 figli? L’epilogo più cruento che possa accadere per credi tossici. La mano del peggior nemico che per stupidità appannata e incosciente mette a rischio la vita altrui.

È avvenuto. L’uomo che vive di male, di puerile malvagità, di approvazione della perversione, di bruto violento atteggiamento e leggera trasgressione delle regole non può che essere un assassino. Un presente omicida, un futuro aggressore. Un contenitore di linfa negativa per il contesto tutto intero. Non possono non esserci echi di rabbia, voci di inconsolabile pianto, di protesta e richiesta di giustizia, non per uno scempio di tale portata. La vita presenta il conto che sia prima o poi, è un banco di prova che nessuno esclude, nulla sottrae.

L’augurio più caldo e candido va ad ogni persona legata alle vittime perché trovi la forza e il coraggio di continuare a vivere e splendere per chi non c’è più ma che perpetua a vedere e splendere luminoso ora altrove senza più paura e pericoli. L’augurio per chi è partecipe di una comunità provata e inflitta è che ogni evento infernale sia testimonianza per la storia dei posteri e artifizio di efficace cambiamento.