Macerata, il Comando Carabinieri celebra la “Virgo Fidelis”

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Oggi,presso la Chiesa “San Giorgio”, la cerimonia per la  ricorrenza della Celeste Patrona dell’Arma

MACERATA – Oggi,mercoledì 21 novembre 2018 alle ore 11.00, presso la Chiesa “San Giorgio” di Macerata, il Comando Provinciale Carabinieri ha celebrato la ricorrenza della Patrona dell’Arma, la “Virgo Fidelis”, con una S.S. Messa, officiata dal Vescovo S.E. Mons. Nazzareno MARCONI e a cui hanno partecipato le Autorità della Provincia, tra cui il Prefetto, il Questore e il Rettore e tantissimi cittadini accorsi anche per la contestuale celebrazione della Madonna della Salute.
Alla cerimonia hanno partecipato una rappresentanza dei Carabinieri e dei Carabinieri Forestali dei Comandi con sede nella provincia, diversi familiari e i componenti delle Associazioni d’Arma e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
La “Virgo Fidelis” è stata solennemente proclamata Celeste Patrona dell’Arma dal Sommo Pontefice Pio XII, a titolo di altissimo riconoscimento della tradizionale fedeltà dei Carabinieri alle patrie istituzioni e al dovere, per il bene comune.

Nel contesto, come ricordato al termine della SS Messa dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata, Colonnello Michele Roberti, sono stati anche celebrati la “Giornata dell’Orfano” dedicata appunto agli orfani dei Caduti, e il 77° Anniversario della “Battaglia di Culqualber”, quando il 1° Battaglione Carabinieri, mobilitato il 21 novembre del 1941, si sacrificò in una delle ultime e più cruente battaglie in terra d’Africa, scrivendo una delle pagine più gloriose ed eroiche dell’Arma, per la quale venne conferita alla Bandiera la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Il Colonnello Roberti, nel suo discorso, ha ricordato come tutti i Carabinieri devono riconoscersi nell’ultracentenario motto dell’Arma “Nei Secoli Fedeli”, motto che impone fedeltà. Di seguito uno stralcio delle parole del Comandante:

La Fedelissima è la nostra marcia d’ordinanza, la “Virgo Fidelis” la nostra Patrona. Una fedeltà laica, la nostra, allo Stato e quindi alla sua Costituzione, alle sue leggi, alla sua gente, all’Istituzione dell’Arma dei Carabinieri, alla quale noi apparteniamo e che non appartiene a noi e nella quale per decisione consapevole, comunque motivata abbiamo scelto di servire.
Proprio per questa fedeltà costitutiva, nell’attuale e futura società l’Arma può e deve essere uno scrigno di valori, un riferimento etico per l’intera comunità.
Di questo ognuno di noi, ogni carabiniere, deve essere profondamente convinto.

L’appartenente all’Arma è, e deve essere per tutti, il cittadino esemplare al servizio della Nazione e della collettività per scelta personale, che ogni giorno viene onorata, solo così saremo, appunto, fedeli al nostro motto, solo così saremo degni dell’appellativo di Benemerita che, chi ci ha preceduto, si è guadagnato per l’Arma dei carabinieri, solo così saremo meritevoli della protezione della “Vrgo Fidelis” a cui chiediamo di far in modo che ognuno di noi non sia mai l’albero che cade, ma uno dei 110 mila che costituiscono la foresta rigogliosa e forte che cresce ogni giorno, perché nella complessa macchina dell’Arma ciascuno di noi è un elemento importante, necessario per il piu’ efficace funzionamento dell’Istituzione”