Camerino, alla Ex Casermette un deposito temporaneo per i beni culturali mobili

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Nel Recovery plan previsti 5 depositi temporanei, tra cui uno a Camerino, per la protezione dei beni culturali mobili in caso di calamità naturali

CAMERINO – Camerino nel Recovery plan. Nella sezione Cultura del capitolo Sicurezza sismica: Recovery Art Conservation Project è stata inserita la città ducale per il recupero della zona Ex Casermette. Accanto a Roma, Alessandria, Caserta e Piacenza, dunque, ci sarà anche Camerino quel centro per il controllo dei Beni Culturali attraverso la creazione di 5 depositi temporanei per la protezione dei beni culturali mobili in caso di calamità naturali a cui il Governo ha destinato 800milioni di euro.

“È una notizia bellissima – confida il sindaco Sandro Sborgia – si tratta di un progetto al quale abbiamo lavorato da subito, appena insediati perché non volevamo che quell’area, trascurata da lungo tempo, fosse abbandonata. Ho preso parte a diversi incontri in Ministero proprio con l’intento di presentare il piano che avevamo pensato per l’Ex Casermette e con un progetto realizzato insieme alla Curia e dall’Università di Camerino possiamo finalmente dire che potrà prendere forma”.